ROMA. L'uragano Maria è stato declassato da categoria 5 a 4. La perturbazione, che minaccia le isole caraibiche, è ancora estremamente pericolosa, con venti di una velocità massima di 248 chilometri orari.
Il Centro nazionale uragani statunitense ha reso noto che Maria viaggia adesso in direzione ovest-nordovest a una velocità di circa 14,5 chilometri l'ora. Durante la notte, quando era ancora di categoria 5, l'uragano è passato sull'isola di Dominica provocando ingenti danni.
Non si hanno per il momento notizie di eventuali feriti o vittime. L'uragano si dirige ora verso i Caraibi orientali e si teme che possa centrare in pieno Porto Rico.
Gli uragani minacciano ora la costa orientale degli Stati Uniti. Mentre Josè punta dritto verso New York e il New Jersey, Maria è pronta ad abbattersi nelle prossime su alcune delle principali isole caraibiche già devastate da Irma.
L'uragano Maria, che sembra proprio essere risorto dalle ceneri di Irma, sta seguendo lo stesso percorso della perturbazione che si è abbattuta qualche giorno fa tra Caraibi e Stati Uniti come categoria 5, provocando in totale oltre 80 morti. In poche ore Maria si rafforzato passando da categoria 1 a categoria 3.
Attualmente viaggia a largo della Martinica e dovrebbe toccare terra sull'isola tra poche ore come categoria 4. Poi si dirigerà verso Porto Rico, dove invece è previsto che tocchi terra entro domani sempre come categoria 4.
Sarebbe la prima volta in 85 anni. In maniera precauzionale, sono già stati sospesi i voli per Guadalupa e Martinica. In particolare in Martinica il livello di allerta è stato innalzato a 'viola', il più elevato sulla scala del rischio. Scuole e uffici pubblici sono stati chiusi mentre a Porto Rico è stato dichiarato lo stato di emergenza.
L'isola non ha ancora smaltito gli evacuati che si sono rifugiati nei centri di accoglienza per Irma e ora gli abitanti devono prepararsi per un altro uragano catastrofico. "E' ora di cercare riparo - ha detto il governatore Ricardo Rossellò - o di spostarsi verso un centro di accoglienza statale perché i soccorritori non metteranno a rischio la loro vita una volta che i venti avranno superato gli 80 chilometri orari".
Rossellò ha aggiunto che, vista la portata di Maria, tutta l'isola sarà interessata. Secondo il centro nazionale americano per gli uragani, Maria potrebbe innalzare di oltre due metri il livello delle acque nelle zone colpite, causando cosi allagamenti. Intanto Josè viaggia verso il nord dell'Atlantico e si dirige sull'area di New York e del New Jersey.
Secondo il centro nazionale degli uragani, la perturbazione, attualmente di categoria 1, interesserà la costa dei due stati tra martedì e mercoledì. Non è previsto un impatto con la terraferma ma è stato emanato un'allerta per le zone costiere a causa dei venti forti e piogge che potrebbero causare allagamenti. Qui, dove il ricordo dei disastri causati da Sandy è ancora vivo. I venti più forti sono previsti su Long Island, ma mercoledì potrebbero interessare anche il cuore di Manhattan, dove tra l'altro si trovano molti dei leader mondiali per l'Assemblea generale dell'Onu . Sempre secondo gli esperti, Josè dovrebbe indebolirsi a metà settimana a causa del miglioramento delle condizioni meteo.
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