TOKYO. In meno di tre settimane, due missili balistici nord-coreani hanno sorvolato l'isola giapponese di Hokkaido, la più settentrionale. Ancora una volta, questa mattina all'alba, un missile di Pyongyang ha seminato il panico nell'impero del Sol levante, irritando e preoccupando il mondo intero. Gli Stati Uniti in primis, ma anche l'alleato cinese che neppure lui riesce a controllare la follia di Kim Jong-un. A Seul, il presidente sud-coreano Moon Jae-in ha immediatamente convocato una riunione urgente del Consiglio di sicurezza nazionale. Secondo i militari sud coreani citati dalla Yonhap, questa volta il missile ha avuto una gittata ben superiore rispetto a quello di fine agosto, già considerato dagli esperti un missile intercontinentale potenzialmente in grado di trasportare una mini testata nucleare verso gli Stati Uniti e l'Europa. Ed è di pochi giorni fa - il 3 settembre - il sesto test nucleare nord coreano, che secondo alcuni esperti, anche americani, ha fatto esplodere una bomba all'idrogeno, provocando un terremoto di una intensità superiore alla magnitudo sei della scala di Richter. Oggi il missile lanciato dai pressi della capitale Pyongyang ha volato per ben 3.700 chilometri, affondando verosimilmente nel Pacifico Nord, e ad una altezza di circa 770 chilometri. Il missile precedente, quello del 28 agosto, un Hwasong-12, aveva avuto una gittata di circa 2.700 chilometri, volando ad una altitudine di circa 550 chilometri e si era spezzato in tre parti nel mare del Giappone. E proprio in queste ore, nello stesso Mar del Giappone, sarebbero in corso manovre della marina sud coreana, secondo fonti di Seul. Manovre che potrebbero aver spinto Kim Jong-un ad anticipare il nuovo test odierno rispetto alle previsioni. Poche ore prima del lancio del nuovo missile la Corea del Nord attraverso la sua agenzia di stampa ufficiale aveva minacciato direttamente il Giappone, ricorda il Washington Post online. "Le quattro isole dell'arcipelago (giapponese) dovrebbero essere affondate da (una nostra) bomba atomica", aveva dichiarato la commissione nordcoreana per la pace nel Pacifico asiatico, aggiungendo: "il Giappone non deve più esistere accanto a noi". Lunedì scorso il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato all'unanimità una serie di nuove sanzioni contro la Corea del Nord, per la nona volta dal 2006, anno del primo test nucleare di Pyongyang.