TOKYO. Il governo giapponese ha alzato il livello di potenza del sesto test nucleare condotto dalla Corea del Nord fino a 160 chilotoni, equivalenti a dieci volte la detonazione della bomba atomica di Hiroshima sganciata sulla città di Hiroshima nel 1945. "L'esplosione è stata largamente superiore a quella dei test precedenti, ha detto il ministro della Difesa Itsunori Onodera - e non possiamo escludere che si tratti di una bomba all'idrogeno. Il regime di Pyongyang si sta evolvendo sia nello sviluppo balistico dei missili che nella tecnologia nucleare". Le nuove stime sulla potenza del test nucleare realizzato lo scorso fine settimana della Corea del Nord si basano sulle rilevazioni delle analisi sismiche da parte di una commissione che promuove la ratifica del Trattato sullo smantellamento degli arsenali atomici. L'istituto ha osservato una magnitudo di 6.1 durante il test nucleare, da un'iniziale stima di 5.8 e 6.0. Il governo di Tokyo aveva inizialmente valutato la forza della detonazione a 70 chilotoni, largamente superiore al precedente esperimento del regime di Pyongyang. Le bombe sganciate dagli Stati Uniti sulle città di Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945 avevano una potenza rispettivamente di 16 chilotoni e 21 chilotoni. Un chilotone corrisponde all'energia rilasciata dall'esplosione di una quantità di mille tonnellate di tritolo. Intanto, il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha chiesto aiuto all'omologo russo Vladimir Putin per spingere a miglior consigli la Corea del Nord che dopo il potente test nucleare di domenica ha messo a rischio la sicurezza globale. "La situazione politica globale è diventata molto seria a causa delle ripetute provocazioni di Pyongyang", ha affermato Moon nel bilaterale avuto a Vladivostok, a margine del terzo Forum economico orientale. "Credo che la situazione - ha detto Moon nel resoconto della Yonhap - possa entrare in una fase incontrollabile se non si fermano le provocazioni". Putin, nelle prime battute dell'incontro, ha osservato di voler discutere di diversi temi, inclusi i dossier nucleare e balistico del Nord, "motivo di preoccupazione". Moon ha in programma anche un bilaterale con il premier nipponico Shinzo Abe. "È impossibile risolvere il problema della Corea del Nord solo con le sanzioni - ha detto il presidente russo -: non dobbiamo mettere la Corea del Nord all'angolo, bisogna mantenere la lucidità", confermando che Mosca "non riconosce lo status di potenza nucleare alla Nord Corea".