Venerdì 22 Novembre 2024

Catturato in Uruguay il boss Rocco Morabito, re del narcotraffico: era latitante da 25 anni

Il boss della 'Ndrangheta Rocco Morabito

MONTEVIDEO. E' stato catturato in Uruguay il boss della 'ndrangheta Rocco Morabito, latitante da 25 anni. Il 51enne era inserito da tempo nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità, insieme tra gli altri, a Matteo Messina Denaro. Morabito è stato preso in un hotel a Montevideo ma viveva nella località di Punta del Este e, precisano le fonti, aveva un documento falso brasiliano con il quale aveva poi ottenuto la carta d'identità uruguaiana. Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, nell'ottobre del 1966, Morabito viveva in Uruguay da una decina d'anni, ricorda la stampa locale, ed "era uno dei dieci mafiosi più ricercati in Italia". Il boss della 'ndrangheta sarà estradato in Italia, rende d'altra parte noto il ministero degli Interni di Montevideo, ricordando che insieme a lui è stata arrestata una donna angolana con passaporto portoghese che, precisano le fonti, sarebbe la moglie di Morabito. Nelle operazione che ha portato all'arresto la polizia uruguaiana ha confiscato tra l'altro 13 cellulari, una pistola, 12 carte di credito, assegni in dollari e 150 foto carnet con il viso del detenuto. Tramite un provvedimento di cattura "rosso" dell'Interpol, Morabito è accusato di aver fatto parte tra il 1988 e il 1994 di un gruppo del narcotraffico, nella quale organizzava il trasporto della droga in Italia e la distribuzione a Milano. Il ministero degli Interni del Paese uruguaiano cita inoltre i casi del traffico "nel 1993 di 32 kg di cocaina in Italia, operazione fallita a causa della cattura in Francia di un trafficante, e di 592 kg nel 1992 dal Brasile all'Italia, droga confiscata in quest'ultimo paese". Da ultimo, si ricorda un' operazione l'anno successivo con 630 kg di cocaina. "Dopo sei mesi di intense attività d'informazione e intelligence è stato accertato" che Morabito aveva ottenuto "documenti uruguaiani presentando documenti brasiliani con il nome di 'Francisco Capeletto'", ha precisato il ministero degli Interni, sottolineando che l'arresto è avvenuto "in un hotel del centro di Montevideo".

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