PECHINO. La Corea del Nord è pronta a effettuare il suo sesto test nucleare in qualsiasi momento al sito di Punggye-ri: è la valutazione del vice ministro della Difesa sudcoreano Suh Choo-suk, illustrata oggi in un'audizione parlamentare dedicata al lancio del missile a medio raggio di martedì deciso da Pyongyang. "C'è la possibilità di ulteriori provocazioni strategiche, comprensive sia di nuovi missili balistici sia del sesto test nucleare", ha aggiunto Suh, nel resoconto dell'agenzia Yonhap. Il test del missile balistico di martedì è apparso come motivato dal proposito di mostrare tutti i miglioramenti tecnologici e di affidabilità della Corea del Nord, ha aggiunto il vice ministro, menzionando l'annunciata volontà del Nord di colpire il territorio americano di Guam. Non ci sono, invece, "indicazioni inusuali" di provocazioni tattiche come attacchi in stile guerriglia lungo il confine intercoreano. L'ultima mossa, inoltre, è in linea con il forte disappunto espresso verso le manovre congiunte in corso di Seul e Washington, denominate Ulchi Freedom Guardian (UFG) e viste da Pyongyang come le prove generali di un attacco ai suoi danni. "La Corea del Nord sembra aver cercato di guadagnare altro terreno nelle sue relazione con gli Usa" dimostrando la capacita' del suo nuovo missile balistico, ha concluso il vice ministro. La nuova minaccia. Questo è solo l'inizio, "il preludio" di quello che succederà a Guam. Tutto il mondo punta il dito contro Pyongyang, ma il regime di Kim Jong-un sembra non curarsene. E di fronte all'ondata di indignazione per l'ultimo test missilistico risponde con nuove minacce agli Usa e all'intera comunità internazionale. Facendosi beffa anche delle Nazioni Unite, che tramite il Consiglio di Sicurezza hanno espresso l'ennesima durissima condanna. I venti di guerra continuano a soffiare nel Pacifico, con gli Stati Uniti che in un'esercitazione al largo delle coste delle Hawaii hanno abbattuto con successo un missile balistico a medio raggio, simile all'ultimo lanciato dal regime nordcoreano e che è volato sopra le teste dei giapponesi. Lo stesso tipo di vettore che Pyongyang minaccia di lanciare contro Guam, dove si trova la base militare Usa più grande dell'area.