AUSTIN. Con venti che soffiano ora fino a 192 km/h, l’uragano Harvey è diventato ufficialmente di categoria 3 (su una scala di 5), prima ancora di abbattersi sulla costa texana. Lo rende noto il centro nazionale di previsioni degli uragani. Sarà anche il primo test per l’amministrazione Trump sulla gestione di un disastro naturale. I governatori del Texas e della Louisiana hanno già dichiarato lo stato di emergenza per un uragano che dovrebbe far sentire i suoi effetti anche sulle vicine coste dell’Alabama e della Florida. Le scene sono quelle di sempre, con le tv americane a martellare in continuazione sui pericoli e sull'evoluzione del fenomeno: ecco quindi le prime evacuazioni di massa, volontarie o obbligatorie, la corsa ai negozi per le provviste, le scuole chiuse, gli ospedali che trasferiscono i pazienti più a rischio, gli aeroporti già a singhiozzo con voli cancellati o in ritardo. Pure le raffinerie della costa hanno sospeso l’attività e gli operai hanno creato trincee con sacchetti di sabbia contro le infiltrazioni di acqua salata, mentre i prezzi della benzina salgono. Mobilitato l’esercito, con 700 uomini della Guardia nazionale. Gli equipaggi degli elicotteri UH-60 Black Hawk e UH-72 Lakota, stazionati ad Austin e a San Antonio, sono pronti ad alzarsi in volo per i primi soccorsi. Le autorità sono preoccupate dal fatto che, nonostante il monito su un fenomeno che «mette a rischio la vita», finora non sono evacuate tante persone, se confrontate con i precedenti uragani. In ogni caso c'è la massima disponibilità per aiutare gli sfollati, anche da parte di Airbnb. Molti timori sono legati alla quantità di pioggia prevista, che dovrebbe inondare diversi centri abitati isolandoli anche per giorni. Il luogo del primo impatto di Harvey è stato individuato in Corpus Christi, che sarà investito da venti e pioggia già nelle prossime ore. Nel raggio di azione dell’uragano, che potrebbe incombere per alcuni giorni, ci sono città popolose come San Antonio, Austin e Houston, città quest’ultima che secondo gli esperti potrebbe essere colpita due volte, ossia anche la prossima settimana, dopo che Harvey sarà tornato nel Golfo del Messico riguadagnando forza. Prioritario per Trump non subire critiche nella gestione dell’emergenza, per evitare altri smacchi alla sua presidenza. Il tycoon ha già invitato ad evacuare le zone interessate, ha telefonato ai governatori di Texas e Louisiana, ha promesso di monitorare la situazione e di essere pronto all’assistenza necessaria.