Venerdì 22 Novembre 2024

Migranti, Gentiloni: "Navi italiane nelle acque della Libia contro i trafficanti"

Paolo Gentiloni con il premier libico Fayez al-Sarraj a Palazzo Chigi - Ansa

ROMA. "Sarraj mi ha indirizzato alcuni giorni fa una lettera nella quale si chiede al governo italiano un sostegno tecnico con unità navali al contrasto del traffico di esseri umani. La richiesta è all'esame del nostro ministero della Difesa", ha detto il premier Paolo Gentiloni in un incontro stampa con il premier libico Fayez al-Sarraj. "Le decisioni che prenderemo verranno valutate d'intesa con la Libia e, innanzitutto, con il Parlamento. Ma devo essere molto chiaro che questa richiesta può rappresentare un punto di novità molto importante nella lotta" ai trafficanti in Libia. Lavoriamo contro i trafficanti assieme alle autorità libiche, centrali, locali", ha aggiunto Gentiloni . Per contrastare il traffico di esseri umani occorre controllare non solo le coste della Libia, ma anche la frontiera Sud "per far sì che gli sfollati tornino nel loro Paese", ha detto il premier libico Fayez al-Sarraj al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. "Per quanto riguarda gli sforzi che facciamo per contrastare l'immigrazione clandestina - ha detto - troveremo difficoltà ma vogliamo far sì che questi sforzi camminino di pari passo a quelli politici. Ringrazio l'Italia per gli sforzi fatto insieme alla nostra Guardia Costiera, vogliamo che la nostra Guardia costiera riesca a bloccare l'immigrazione e dobbiamo avere la tecnologia per il controllo delle coste. Occorrono anche sforzi per il controllo delle frontiere Sud della Libia per fare in modo che gli sfollati tornino nel loro Paese", ha concluso. "Un paio d'ore fa ne ho parlato con la Merkel che mi ha confermato l'impegno della Germania a sostenere le iniziative italiane per il contrasto al traffico di essere umani e alla cooperazione italo-libica", ha fatto sapere il premier dando di una telefonata intercorsa con la cancelliera tedesca. La decisione dell'Ue di creare una task-force di aiuti all'Italia è innanzitutto un "segnale politico importante ma comporta anche impegni significativi, anche se bisognerà fare molto altro, sul piano finanziario". La lettera sui migranti del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker è un "segnale politico importante perché dice 'sosteniamo lo sforzo che l'Italia sta facendo con la Libia, non è uno sforzo bilaterale", ha aggiunto Gentiloni.    

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