NEW YORK. O. J. Simpson torna in libertà, anche se condizionale. Dopo nove anni di reclusione e una condotta impeccabile, l’ex star del football potrebbe tornare a essere un uomo libero già il primo ottobre e trasferirsi in Florida.
«Mi dispiace per come sono andate le cose. Chiedo scusa. Non avevo alcuna intenzione di commettere un reato» sono state le ultime parole di Simpson davanti alla commissione di Carson City, in Nevada, chiamata a decidere il suo futuro. I quattro membri del comitato si sono riuniti per 20 minuti prima di annunciare la loro decisione al termine di un’udienza trasmessa in diretta da tutte le reti televisive e che ha tenuto, ancora una volta, gli americani incollati al piccolo schermo così come era accaduto negli anni 1990.
Simpson allora era stato protagonista di un lungo e controverso processo per l’uccisione della sua ex moglie Nicole e del suo amico Ronald Goldman nel 1994 a Los Angeles. Un processo che aveva spaccato l’America e l’aveva incollata per mesi alla tv mentre si decideva le sorti di 'Juicè, così come era chiamato negli anni d’oro quando indossava la maglia dei San Francisco 49ers. Simpson era stato prosciolto da tutte le accuse per mancanze di prove.
Nel 2008 è però di nuovo finito dietro le sbarre per rapina a mano armata e sequestro di persone, reati per i quali era stato condannato a scontare 33 anni di carcere. Oggi la nuova svolta: Simpson dopo nove anni di reclusione potrà tornare a essere di nuovo libero. E il web si spacca, così come l’opinione pubblica si era spaccata nel 1990, fra coloro che lo ritengono un 'assassino che non merita la libertà condizionalè, e chi invece lo difende a spada tratta per i suoi trascorsi sportivi.
All’udienza davanti alla commissione del Nevada, Simpson interviene in video dal Correctional Center di Lovelock, dove è conosciuto come il carcerato No. 1027820. «Non mi sono mai lamentato per nove anni, ho scontato la mia condanna» dice l’ex campione, ricostruendo quella che per lui è stata una 'maledetta' notte a Las Vegas, quella che lo ha fatto finire in carcere. «Nulla di tutto questo sarebbe successo se avessi avuto maggior buon senso» aggiunge. Juice Simpson appare dimagrito alla soglia dei 70 anni. «Sono a un punto della mia vita in cui vorrei trascorre la maggior parte del mio tempo con i miei figli e i miei amici» aggiunge.
Poi si lascia andare a una controversa affermazione: «Ho vissuto una vita praticamente senza conflitti. Non sono mai stato accusato di aver puntato la pistola contro qualcuno» dice quasi dimenticando le accuse di omicidio dalle quali è stato poi scagionato. A rafforzare il suo appello per la richiesta di libertà anche la figlia maggiore, Arnette Simpson. «Vogliamo solo che torni a casa. Non è perfetto ma merita una seconda possibilità» dice di fronte alla commissione per la libertà condizionale. I loro appelli sono stati accolti e, per la seconda volta, Simpson può voltare pagina e aprire un nuovo capitolo.
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