NEW YORK. Un reddito di almeno 596,3 milioni di dollari su asset per 1,4 miliardi di dollari. Donald Trump è paperone anche da 45/o presidente americano. E lo è grazie ai milioni di dollari macinati dai suoi alberghi. Solo l'hotel di Washington, aperto da pochi mesi e al centro delle critiche per potenziale conflitto di interessi, ha offerto un reddito di 20 milioni di dollari. A rivelare un piccolo spaccato economico di Trump sono i documenti pubblicati sulle sue informazioni finanziarie fra il 2016 e l’aprile 2017, ovvero in un periodo di 15 mesi e mezzo di cui alcuni alla Casa Bianca. In 98 pagine vengono descritti in dettaglio gli alberghi e l’impero immobiliare del presidente, ma senza fornire un quadro esatto della sua ricchezza. Trump ha dichiarato di valere «più di 10 miliardi di dollari» in campagna elettorale, anche se secondo i calcoli di Fortune ne vale meno di quattro. Con l’elezione Trump ha passato il controllo delle sue attività ai figli, assicurando che ne avrebbe mantenuto le distanze. I documenti non fanno luce sulle tasse di Trump, che restano avvolte nel mistero. Ma confermano alcune informazioni note, quali la vendita dei titoli azionari con l’ingresso alla Casa Bianca e un debito di almeno 310 milioni di dollari con vari istituti finanziari, inclusi i 130 milioni di dollari con Deutsche Bank. Fra i suoi hotel non è solo quello di Washington ad andare bene. I redditi da Mar-a-Lago sono saliti a 37,2 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 29,8 milioni dell’anno scorso. L’aumento farà probabilmente discutere, visto che Trump ha trascorso una buona parte dei suoi fine settimana da presidente nel resort in Florida, facendogli - è l’accusa dei critici - pubblicità. Dal suo club di golf in New Jersey, Trump riporta un reddito di 19,7 milioni di dollari.