Incendio a Londra, 30 morti accertati ma decine di dispersi. La polizia esclude la pista dolosa
LONDRA. Sale a 30 il numero dei morti accertati per l'incendio alla Grenfell Toweer di Londra. Lo rende noto Stuart Cundy, capo operazioni di Scotland Yard, precisando che un ferito è tra l'altro morto in ospedale per la gravità delle lesioni riportate. I feriti tuttora ricoverati sono 20, diversi dei quali in gravi condizioni. Cundy ha poi confermato che comunque il bilancio dei morti è destinato ad aggravarsi e che fra le rovine del grattacielo di North Kensington ci sono solo resti umani da identificare. Il numero dei dispersi è tuttora "considerevole", ha aggiunto, pur senza poter dare una stima precisa, ma secndo la Bbc sono almeno 76. Ieri i pompieri avevano riferito di non aver più alcuna speranza di trovare sopravvissuti fra i resti carbonizzati del grattacielo. Il funzionario di polizia, che al momento esclude l'ipotesi dolosa, si e' detto consapevole dell'angoscia delle famiglie delle persone che mancano all'appello e della richiesta di informazioni in tempi rapidi assicurando che si sta lavorando per rendere "il piu' veloce possibile" l'identificazione delle vittime, ma ha evidenziato ancora una volta la complessità di uno scenario cosi' estremo. Ha inoltre sottolineato che le indagini e i rilievi proseguono a pieno ritmo, in collaborazione con i vigili del fuoco, per risalire alle cause esatte dell'incendio e determinare le eventuali ipotesi di reato nell'ambito dell'indagine penale aperta formalmente ieri. Intanto, la premier britannica Theresa May ha visitato in ospedale a Londra alcuni dei feriti dopo le forti critiche ricevute per non aver incontrato ieri gli inquilini superstiti e la comunità locale a differenza di quanto fatto dal leader laburista Jeremy Corbyn, dal sindaco Sadiq Khan e oggi anche dalla regina e dal principe William. May presiederà più tardi un riunione interministeriale dedicata alle misure da prendere in seguito alla tragedia.