TEHERAN. E' di almeno dieci morti e una trentina di feriti il bilancio ancora provvisorio del duplice attacco terroristico sferrato questa mattina a Teheran, in due luoghi altamente simbolici: la sede del Parlamento iraniano e il mausoleo dell'imam Khomeini. Attacco poi rivendicato nell'arco di un paio d'ore dall'Isis, attraverso l'agenzia Amaq. Secondo varie fonti, due commando di tre o quattro terroristi ognuno sono entrati quasi contemporaneamente in azione in mattinata: al mausoleo di Khomeini due di loro si sono fatti saltare in aria, dopo aver aperto il fuoco contro le persone che si trovavano lì. Un altro si sarebbe ucciso, secondo fonti di stampa iraniane, ingerendo una capsula di cianuro, mentre un quarto sarebbe stato catturato vivo. Tra i civili ci sarebbe almeno un morto, un giardiniere. Allo stesso tempo al Parlamento il commando, entrato dall'ingresso principale travestito da donna con lo chador, ha iniziato a sparare con fucili automatici kalashnikov e pistole contro guardie di sicurezza, parlamentari e visitatori. Uno dei terroristi si è inoltre fatto saltare in aria, innescando la cintura di esplosivo che aveva indosso. Informazioni non confermate riferiscono che sono almeno sette le persone rimaste uccise. L'agenzia Fars parla inoltre di una quarantina di feriti. I media iraniani riferiscono inoltre che durante l'attacco al Parlamento, i deputati hanno iniziato a scandire a gran voce slogan come "abbasso gli Stati Uniti, morte agli Stati Uniti". In tarda mattinata, l'anti-terrorismo iraniano ha quindi fatto sapere di aver sventato un altro piano terroristico nel Paese, e di aver a arrestato una "squadra di terroristi". Una circostanza di cui invece non si fa cenno nella rivendicazione dell'Isis, in cui si afferma che "combattenti dello stato islamico hanno attaccato il mausoleo di di Khomeini e la sede del Parlamento a Teheran".