Londra sotto attacco, dodici arresti
Identikit di uno dei terroristi:
sposato con figli, tratti mediorientali
ROMA. Un uomo sposato, con figli, dai tratti mediorientali e i modi gentili. E' questo il primo identikit di uno dei tre terroristi che hanno seminato morte e panico a Londra. Il suo appartamento, nel quartiere periferico di Barking, è stato perquisito dalla Met Police. Dodici finora le persone arrestate in relazione all'attacco nel quale sono rimaste uccise, oltre agli aggressori, e ferite 48. Tra loro, anche quattro poliziotti tra i quali uno, che non era in servizio in quel momento ma si è subito attivato per proteggere la popolazione dagli attentatori, è stato gravemente ferito da coltellate ma non è in pericolo di vita. "Quando è troppo è troppo, le cose devono cambiare", ha dichiarato la premier britannica Theresa May annunciando battaglia "all'estremismo islamico" e la revisione della strategia anti-terrorismo. Con un post pubblicato sul suo profilo Facebook, Boris Johnson ha ammonito "coloro che simpatizzano, o incoraggiano, o nascondono, o aiutano o favoreggiano questi assassini, in qualsiasi modo". A loro "noi diciamo quando è troppo è troppo. Il vostro tempo è scaduto. I pozzi della tolleranza si stanno svuotando", ha incalzato il ministro degli Esteri. Tra le voci di condanna del terrorismo spicca quella d'oltremanica di Donald Trump che su Twitter fa polemica con il sindaco di Londra Sadiq Khan, reo secondo lui di sottovalutare il pericolo. "Almeno sette morti e 48 feriti in un attacco terroristico e il sindaco di Londra dice che non c'è ragione di allarmarsi!", ha twittato. E poi ha invitato "a smettere di essere politicamente corretti e occuparci della sicurezza per la nostra gente. Se non ci facciamo furbi potrà solo peggiorare". Intanto mentre la zona del London Bridge rimane chiusa al traffico e i londinesi cominciano a lasciare fiori per le vittime sul cancello d'ingresso della metropolitana, si apprende che fra le prime unità ad arrivare sul luogo dell'attacco c'era la 'Blue Thunder', la squadra speciale anti-terrorismo dei Sas, le teste di cuoio dell'esercito britannico. I militari sono atterrati in elicottero direttamente sul ponte della capitale e si sono lanciati alla caccia dei terroristi.