NEW YORK. Donald Trump licenzia il direttore dell'Fbi, James Comey. Una decisione presa su ''raccomandazione del ministro della Giustizia'' Jeff Sessions, e che ha effetto immediato, così come è immediato l'avvio della ricerca di un nuovo direttore. Alla base del licenziamento ci sarebbe, secondo la Casa Bianca, l'incapacità di Comey di gestire in modo adeguato le indagini sull'emailgate di Hillary Clinton. Una spiegazione che però non soddisfa i critici, secondo i quali il licenziamento e' l'atto di un uomo che si sente il fiato sul collo per le indagini sui legami con la Russia. E che vuole scaricare la responsabilità su altri, come Clinton. A destare sospetti sono le parole di Trump contenute nella lettera inviata a Comey per annunciargli il suo licenziamento. Il presidente si dice ''grato'' per essere stato avvertito in tre diverse occasione che ''non ero sotto indagine''. Comey è stato protagonista nella fasi finali della campagna elettorale e i democratici gli hanno puntato il dito contro, accusandolo di aver favorito la vittoria di Trump. Ma al presidente americano Comey non è mai piaciuto del tutto: a Comey fanno capo le indagini del Russiagate che ha travolto l'amministrazione, causando il licenziamento dell'ex consigliere alla sicurezza nazionale Michael Flynn e che continuano a creare problemi alla Casa Bianca di Donald Trump. Sessions in marzo ha annunciato la sua astensione dalle indagini sul Russiagate, anche se ora sembra aver avuto un ruolo centrale nella decisione di licenziare Comey. Il licenziamento di Comey arriva al termine di un'altra, l'ennesima, giornata di critiche per il direttore dell'Fbi, con l'agenzia governativa costretta a inviare in Congresso una precisazione sulla sua recente audizione. Davanti ai senatori americani Comey nei giorni scorsi aveva parlato di centinaia di migliaia di email 'classificate' girate da Huma Abedin, il braccio destro di Hillary Clinton, al marito Anthony Weiner. L'Fbi e' stata costretta a correggere, precisando che le email inviate da Abedin a Weiner erano un numero più ristretto. La decisione di Trump di licenziare Comey ha solo un precedente nella storia americana. Nel 1993 quando alla Casa Bianca c'era Bill Clinton che licenzio' l'allora direttore Williams S. Sessions, nominato da Ronald Reagan. Nella lettera inviata da Trump a Comey per annunciargli il suo licenziamento Trump si dice ''grato'' per essere stato avvertito in tre diverse occasione che ''non ero sotto indagine''. Nonostante questo Trump è arrivato alla conclusione che Comey non era in grado di svolgere in modo efficace il suo incarico. L'Fbi è una delle ''istituzioni piu' rispettate'' e serve ora una ''nuova era'' e una ''nuova leadership per riportare fiducia''.