WASHINGTON. ''Con l'aumento dei livelli del mare Mar-a-Lago diventerà Mar-a-long gone'': è lo striscione esibito dalla sedicenne Olivia Springberg, con Trump e il suo staff raffigurati mentre rischiano di annegare tra le palme della residenza del presidente in Florida. E' uno dei tanti cartelloni esibiti dalle decine di migliaia di persone, tra cui l'attore Leonardo di Caprio, che oggi hanno invaso Washington con una marcia per il clima, per protestare contro le politiche ambientali di Trump in coincidenza con i primi cento giorni della sua amministrazione.
Un periodo breve ma nel quale il tycoon ha già indicato chiaramente la politica di deregulation che intende seguire, cancellando l'eredità 'verde' di Barack Obama: sblocco degli oleodotti, nuove licenze per le miniere, revoca delle restrizioni sulle emissioni dei gas serra e per le trivellazioni nell'Artico, in attesa di decidere prima del G7 italiano se confermare o abbandonare l'accordo di Parigi sul clima.
La marcia di oggi, replicata in altre 300 città Usa, è la seconda nella capitale nel giro di una settimana, dopo quella per difendere la scienza, e l'ultima di una lunga serie cominciata all'indomani dell'insediamento di Trump, con la marcia delle donne. Non ci sono ancora cifre ufficiali per la sfilata di Washington ma le prime stime parlano di diverse decine di migliaia di persone.
Gli organizzatori avevano chiesto un permesso sino a 100 mila partecipanti. Il corteo è partito da Capitol Hill ed è arrivato alla Casa Bianca sfidando una giornata umidissima con oltre 30 gradi: una temperatura record per Dc, che amplifica il messaggio degli attivisti contro i rischi dell'effetto serra. La folla era variegata e pacifica, con molti giovani e bambini, quelli che piu' vivranno gli effetti dei cambiamenti climatici. Creativi e ironici gli slogan contro il degrado del pianeta e contro il presidente americano, che finora non ha reagito, neppure su Twitter.
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