Parigi, spari sugli Champs Elysees
Uccisi due agenti e un assalitore
"Terrorismo, obiettivo era la polizia"
PARIGI. Sparatoria sugli Champes Elysees, il celebre viale di Parigi. Secondo le prime notizie due poliziotti e un assalitore sarebbero rimasti uccisi. Un secondo assalitore sarebbe in fuga. Secondo fonti giornalistiche sul posto, si sarebbe rifugiato in un parcheggio della zona. Questo il motivo per il quale tutta la zona resta blindata, accessibile soltanto alla polizia. Sono visibili cecchini sui tetti, mentre un paio di elicotteri volteggiano a bassa quota. La prefettura e la polizia chiedono, attraverso i media e i social network, a tutti i parigini di evitare la zona. L’attacco, a colpi di kalashnikov è avvenuto davanti a uno negozio di «Marks & Spencer», grande magazzino britannico. "Una sparatoria violenta", secondo i primi testimoni. "L’obiettivo dell’attacco sugli Champs-Elysées era la polizia", ha detto il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre Henry-Brandet. Le indagini sull'assalto sono stati affidati alla procura antiterrorismo: è quanto riferiscono le autorità francesi. L’assalitore ucciso era schedato con la lettera , che indica gli individui radicalizzati a rischio di perpetrare attentati. Una perquisizione sarebbe in corso alla sua residenza a Seine-et-Marne, a est di Parigi. Il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet, ha riferito che l'assalitore è sceso da un’auto sugli Champs-Elysées e ha aperto il fuoco contro il furgone della polizia: «L'assalitore ha poi cercato di fuggire a piedi, prima di venire abbattuto», ha aggiunto. IN AGGIORNAMENTO.