SAN PIETROBURGO. Un uomo sospettato di essere l'organizzatore dell'attacco alla metro di San Pietroburgo, avvenuto due settimana fa, è stato arrestato vicino a Mosca. Lo scrive la Bbc online citando ufficiali della sicurezza russa. Nell'attacco persero la vita 15 persone.
L'uomo è stato identificato come Abror Azimov, nato nel 1990 ed originario dell'Asia centrale. L'uomo - secondo le fonti - è agli arresti nella città di Odintsovo a ovest della capitale russa, dove è interrogato dagli inquirenti.
Si tratta della nona persona arrestata nell'inchiesta sull'attacco compiuto dal kamikaze kirghiso di 22 anni, Akbardjon Djalilov. Azimov è accusato di avere addestrato Jalilov ad usare la bomba che poi utilizzò compiendo la strage, aggiunge The Independent.
Secondo gli investigatori russi Akbarzhon Jalilov, il 22enne di origine kirghisa ormai considerato l'autore della strage, non si sarebbe fatto esplodere di sua spontanea volontà ma sarebbe stato trasformato in una "bomba ambulante" dai suoi complici. Una fonte vicina alle indagini ha infatti rivelato che sono "molti gli indizi" a sostegno di questa ipotesi.
"Il suo comportamento, nonché il fatto che fosse stato radicalizzato da poco, non rientra nello scenario dell'attentatore suicida: questa categoria di persone viene preparata appositamente e a lungo", ha spiegato la fonte. Jalilov, probabilmente, avrebbe dovuto piazzare gli ordigni in due punti diversi della metro per massimizzare l'impatto, sfruttando il caos prodotto dalla prima esplosione, e poi fuggire; le bombe sarebbero state innescate da una telefonata, attraverso dei cellulari usati come 'micce'.
Ma i suoi complici hanno evidentemente preso "un'altra decisione e lo hanno usato a sua insaputa", ha precisato la fonte.
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