Giovedì 19 Dicembre 2024

Razzo colpisce il sud di Israele dopo la chiusura della frontiera con Egitto

TEL AVIV. Un razzo lanciato dal Sinai ha colpito un'area nel sud di Israele. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui al momento non ci sono vittime. Poco prima nelle comunità del sud, attorno a Gaza, non lontano dal Sinai, sono risuonate le sirene di allarme antimissili. Secondo diverse fonti, il razzo ha colpito una serra agricola nella zona di Eskol. Sono esclusi al momento danni alle persone. Il fatto è avvenuto a poche ore dall'inizio della Pasqua ebraica, stasera, quando Israele si prepara alle celebrazioni. Per ora non si conoscono rivendicazioni del tiro del razzo. In mattinata Israele ha deciso di chiudere per gli israeliani la frontiera con l'Egitto a Taba per tema di possibili attentati. Gli israeliani non potranno così passare la frontiera - che resterà chiusa fino alla fine della settimana di Pasqua ebraica - e sono stati invitati a rientrare immediatamente in patria qualora si trovassero nella penisola del Sinai. La chiusura della frontiera - la prima da tempo - non riguarda i cittadini di altri Stati ma solo gli israeliani. La decisione - è stato spiegato - è stata presa alla luce di "informazioni concrete" su un attacco programmato contro cittadini israeliani nella area del Sinai. Il valico di frontiera di Taba si trova a poca distanza di Eilat, nel sud del paese, che è la porta per la Penisola del Sinai. La scelta di impedire il passaggio ai cittadini dello stato ebraico è stata presa dal ministro dei trasporti Yisrael Katz, insieme a quello della difesa Avigdor Lieberman e a esponenti dell' apparato di sicurezza. Katz, oltre ai trasporti, ha anche il portafoglio dell' Intelligence e dell'energia atomica. Taba per gli israeliani resterà chiusa fino al 18 aprile, fine di Pasqua ebraica, periodo tradizionale di viaggi all'estero. Ieri in Egitto in due attentati contro chiese copte rivendicati dall'Isis sono morte oltre 40 persone.

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