CITTA' DEL GUATEMALA. Sono tutte ragazzine fra i 14 e i 17 anni le 22 vittime dell'incendio divampato in un centro per minorenni nei dintorni della capitale del Guatemala, mentre il numero dei feriti è salito a 41, dei quali 16 considerati in stato critico, secondo l'ultimo bilancio ufficiale. Il presidente del Guatemala, Jimmy Morales, ha decretato tre giorni di lutto nazionale per l'incendio avvenuto nel Hogar Seguro Virgen de la Asunciòn, a San José Pinula - a circa 25 km da Città del Guatemala - mentre la stampa denuncia quella che è stata in gran parte una tragedia annunciata. Il centro - destinato ai minorenni affidati dalla giustizia perché vittime di abusi - era infatti da tempo oggetto di pesanti critiche per il modo in cui era gestito e accoglieva oltre 500 minorenni, quando era stato previsto per non più di 400. Hilda Morales, responsabile dell'authority per la tutela dei minorenni, ha detto che chiederà la chiusura definitiva della struttura, come aveva già fatto la commissione parlamentare per la famiglia, riguardo al quale aveva già presentato una denuncia l'anno scorso, presso la Commissione interamericana per i diritti umani Secondo i pompieri, l’incendio è iniziato in uno dei dormitori del Hogar Seguro Virgen de la Asunciòn, a San José Pinula -a circa 25 km da Città del Guatemala- ed non si esclude che sia scoppiato dopo che alcuni ragazzi hanno dato fuoco ai loro materassi, in segno di protesta. Ieri, infatti, era scoppiata una violenta rivolta dentro al centro, durante la quale -malgrado l’invio di unità antisommossa- circa 60 ragazzi sono riusciti a fuggire. Mentre parenti ed amici dei minorenni che si trovavano nel centro sono accorsi sul luogo del disastro per avere notizie, la stampa locale sottolinea che il centro per minorenni era da tempo l’oggetto di pesanti critiche per il modo in cui era gestito. L’ufficio guatemalteco per i diritti umani stava monitorando la situazione del centro, dopo le ripetute lamentele dei ragazzi per maltrattamenti, cibo scadente e condizioni di vita in una struttura sovraffollata, destinata a 400 persone ma che ne accoglieva almeno 540. La commissione parlamentare per la famiglia ha chiesto al governo che chiuda in via definitiva il centro, denunciando che rappresenta un simbolo «dello stato abietto in cui si trovano i bambini nel nostro paese, vittime di maltrattamenti inflitti dalle stesse istituzioni che dovrebbero proteggerli».