Lunedì 23 Dicembre 2024

Trump irrita Hollande. Lui: "Gli darò biglietto per EuroDisney"

ROMA. «Parigi non è più Parigi». È bastata una frase del presidente americano Donald Trump a far stizzire il collega d'oltreoceano Francois Hollande, che gli ha risposto a stretto giro di posta: «La Francia è amata dagli americani. Manderò un biglietto speciale a uno di loro perchè venga almeno a vedere EuroDisney affinchè capisca cos'è la Francia». Il botta e risposta è cominciato ieri quando Trump, intervenendo alla Conservative Political Action Conference (Cpac) a Washington, ha ricordato il suo «amico Jim, che un tempo si recava nella capitale francese, adesso non ci va più da almeno 5 anni, perchè Parigi non è più Parigi». La prima a reagire, con ironia, è stata la sindaca della Ville Lumière, Anne Hidalgo, che su Twitter si è mostrata in foto in compagnia di Topolino e Minnie: «A Donald e al suo amico Jim, dalla Tour Eiffel elogiamo lo spirito di apertura e il dinamismo di Parigi con Topolino e Minnie», ha scritto. E in un altro tweet, con l'hashtag #Donald&Jim, ha sottolineato che «nel primo trimestre del 2017, le prenotazioni dei turisti americani sono cresciute del 30% rispetto al 2016». Poi, è intervenuto anche Hollande: «Non è mai positivo esprimere sfiducia nei confronti di un paese amico. Io non lo faccio nei confronti di un paese amico, e chiedo che il presidente americano non lo faccia nei confronti della Francia», ha detto inaugurando il Salone dell'Agricoltura. Ma evidentemente la frase dell'inquilino della Casa Bianca proprio non gli è andata giù. Tanto che in serata, in visita al parco Disney alle porte di Parigi che questa settimana celebra il suo 25/o anniversario, il presidente francese ci è tornato sopra. «La Francia è amata dagli americani, cioè dalla maggior parte degli americani», ha detto Hollande. E senza nominare Trump direttamente, ha aggiunto: «Manderò forse un biglietto speciale a uno di loro perchè venga almeno a vedere EuroDisney e che capisca cos'è la Francia». Intanto per le strade di Parigi c'è chi, insoddisfatto dalle candidature autoctone per le presidenziali di primavera, ha nostalgia dell'ex presidente americano Barack Obama, tanto da lanciare una petizione per 'Obama 2017' e affiggere finti manifesti elettorali con la sua foto e lo slogan: 'Oui, on peut'.

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