ISTANBUL. Sono 1.734 le persone arrestate in Turchia con l'accusa di «propaganda terroristica» sui social media dal fallito golpe del 15 luglio scorso. Lo riporta l'agenzia statale Anadolu, secondo cui la polizia postale ha identificato nello stesso periodo 69.937 account e 22.088 sospetti, fermando finora 3.894 persone. Di queste, oltre 1.700 sono quelle formalmente in stato d'arresto. Al momento, si precisa, sotto indagine ci sono quasi 50 mila altri account. Tra le organizzazioni che Ankara classifica come terroristiche, ci sono i curdi del Pkk e del Pyd, la presunta rete golpista di Fethullah Gulen (Feto) e l'Isis.