ISTANBUL. Si è aperto stamani a Mugla, nel sud della Turchia, il processo a 47 persone che rischiano l'ergastolo per l'accusa di aver tentato di uccidere il presidente Recep Tayyip Erdogan la notte del fallito golpe del 15 luglio, assaltando l'hotel di Marmaris sulla costa egea meridionale, dove era in vacanza con la famiglia. Nel blitz, cui Erdogan sfuggì per pochi minuti, vennero uccisi due poliziotti. Tra gli imputati, accusati anche di crimini contro lo stato e l'ordine costituzionale, 37 sono ex militari, congedati dall'esercito dopo il putsch. L'udienza si svolge tra imponenti misure di sicurezza, mentre all'esterno del tribunale si svolge una manifestazione contro la presunta rete golpista di Fethullah Gulen, che ha sempre negato le accuse di Ankara di essere dietro il colpo di stato.