Mercoledì 18 Dicembre 2024

Mistero sull'omicidio di Kim Jong-nam, due donne e un uomo arrestati

Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano

PECHINO. La morte di Kim Jong-nam si carica di mistero: l'unico punto certo, ne sono convinti il governo e l'efficiente intelligence sudcoreani, è che il fratellastro maggiore del leader nordcoreano Kim Jong-un sia stato freddato lunedì mattina all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur da "agenti chimici letali". Insomma, è stato avvelenato. Nel corso della giornata si sono diffuse voci contraddittorie, tra cui quella rilanciata dai media nipponici - in base a fonti del governo di Tokyo - della possibile morte (suicidio/omicidio) delle due donne ritenute autrici dell'azione. L'ipotesi è però rientrata in serata a favore dell'arresto, sempre all'aeroporto di Kuala Lumpur, di tre persone. Dopo le due donne, di cui una ieri con passaporto vietnamita (Doan Thi Huong, di 28 anni) e una questa mattina con passaporto indonesiano (Siri Aishah, di 25 anni), la polizia ha riferito che è stato fermato anche il fidanzato di quest'ultima, in possesso di passaporto indonesiano. I media locali hanno riferito che sono ricercati un'altra donna e quattro uomini "coinvolti nella missione". I report su Kim Jong-nam si moltiplicano: Tv Chosun, emittente sudcoreana, ha riferito che il riconoscimento di Kim è avvenuto con le impronte digitali messe a disposizione da Seul su richiesta delle autorità malesi. "I nostri funzionari si sono recati all'obitorio per vedere il corpo di Kim", ha detto un funzionario governativo per il quale "c'era schiuma intorno alla bocca, che è il tipico segnale di decesso per avvelenamento". Il veleno usato sarebbe "più forte del cianuro", secondo i media malesi. All'autopsia avrebbero assistito l'ambasciatore nordcoreano e altri funzionari. In un rapporto consegnato al parlamento, i servizi segreti di Seul hanno puntato il dito contro Kim Jong-un, autore di "un ordine permanente" di eliminazione del fratellastro (pare autore a sua volta di una lettera di supplica perché fosse risparmiata la sua vita e quella dei suoi familiari). Un altro tentativo di assassinarlo sarebbe fallito nel 2012 per la "protezione" delle autorità cinesi. L'autopsia su Kim Jong-nam si è conclusa nei tempi stabiliti, ma la polizia ha comunicato in serata che le cause del decesso non sono ancora chiarite: "Restano oggetto di indagine", ha rilevato il vice ispettore generale, Noor Rashid Ibrahim. I media locali, come l'Oriental Daily, hanno riferito che funzionari del Nord, opponendosi all'autopsia, avrebbero chiesto invano la consegna del corpo del fratellastro del leader. Mentre secondo le ultime ricostruzioni, Kim, in Malaysia con passaporto falso sotto il nome di Kim Chol dal 6 febbraio e diretto a Macao, avrebbe raccontato di essere stato avvicinato da due donne che gli avevano spruzzato del liquido sconosciuto sulla faccia. La Cina, intanto, sta seguendo gli sviluppi del caso, ha assicurato in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, senza confermare i report secondo cui Pechino aveva concesso protezione a lui o alla sua famiglia che, per l'intelligence di Seul, risiede tuttora a Macao. Sui media cinesi, la copertura del caso Kim è ampia ed è in prevalenza limitata alla cronaca. Come per l'agenzia Nuova Cina, la tv di Stato Cctv o Phoenix Tv, o il Jingbao, testata di Pechino del gruppo del Quotidiano del Popolo, organo del Partito comunista cinese. La figura di Kim è stata accostata a quella che una volta era l'eminenza grigia del regime, Jang Song-thaek, zio dell'attuale leader nordcoreano e suo tutore, giustiziato a dicembre 2013 per tradimento. I servizi di Seul ricostruirono l'ipotesi suggestiva che avrebbe potuto portare, data l'imprevedibilità del regime, Kim Jong-nam al potere (a garanzia della famiglia Kim) sotto la regia di Jang e la protezione della Cina al fine di avviare un piano di riforme e la graduale apertura del Paese. Le ripetute missioni dello zio a Pechino e l'accentramento tra i suoi uomini di affari un tempo gestiti dai militari spinsero Kim Jong-un a isolare lo zio e a mandarlo davanti al plotone d'esecuzione. A Pyongyang, da dove è partita la protesta contro la condanna del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per il missile testato dal Nord domenica, sono pronti i preparativi per i festeggiamenti di domani dedicati al 75/mo compleanno del 'caro leader' Kim Jong-il, padre dei fratellastri Jong-un e Jong-nam.

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