ROMA. In Siria al momento ci sono 15 aree sotto assedio con 700mila persone intrappolate, tra cui almeno 300mila bambini. Lo scrivono in un comunicato congiunto Oms, Unicef, Onu e World Food Programme, che chiedono "un immediato, incondizionato e sicuro accesso per raggiungere bambini e famiglie tagliate fuori dai soccorsi umanitari". "Gli orrori dell'assedio dei distretti est di Aleppo è scomparso dalla consapevolezza pubblica - scrivono le organizzazioni - ma non dobbiamo far sì che i bisogni e il futuro della popolazione siriana escano dalla coscienza del mondo". Al momento cinque milioni di persone vivono in aree estremamente difficili da raggiungere con gli aiuti umanitari, e tra questi ci sono due milioni di bambini, a rischio sempre maggiore di malnutrizione, disidratazione, malattie infettive e ferite. "Tragicamente - aggiunge il comunicato - molti bambini hanno conosciuto solo la guerra nelle loro vite. Noi, e con 'noi' intendiamo il mondo, non possiamo tacere mentre le parti in conflitto continuano a usare il diniego di cibo, acqua, forniture mediche e altre forme di aiuto come armi di guerra".