ROMA. Scontri in Siria poco più di due ore dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco vengono segnalati dall'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), riportano i media internazionali. Secondo l'ufficio di monitoraggio, ribelli hanno violato la tregua e conquistato una posizione nella provincia di Hama. Un gruppo ribelle accusa invece il governo di bombardare aree dei villaggi di Atshan e Skeik nella provincia di Idlib, che confina con quella di Hama. Nonostante isolate violazioni, sembra tenere la tregua entrata in vigore dalla mezzanotte scorsa in tutta la Siria, secondo fonti degli attivisti. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) afferma che nelle prime nove ore non sono state registrate vittime, anche se combattimenti di portata limitata sono segnalati nelle province di Hama, nell'ovest di quella di Aleppo e in due località vicine a Damasco. L'agenzia turca Anadolu riferisce che jet russi hanno compiuto tre raid contro obiettivi dello Stato islamico vicini alla città di Al Bab, a nord di Aleppo e 30 chilometri a sud della frontiera con la Turchia, dove le truppe di Ankara e ribelli siriani suoi alleati combattono contro l'Isis. La tregua non riguarda le organizzazioni riconosciute come terroristiche dall'Onu: lo Stato islamico e i qaedisti del Fronte al Nusra, che recentemente ha cambiato il suo nome in Fronte Fatah al Sham.