ROMA. Un attacco multiplo «molto significativo», sullo stile di quello di Parigi, ma questa volta a Melbourne, il giorno di Natale, con armi e esplosivo. E la firma dell'Isis. Lo stavano preparando in sette, sei australiani e un egiziano, tutti ventenni, arrestati dalla polizia australiana. Dopo Berlino l'incubo degli attentati jihadisti durante le feste natalizie arriva dunque fino all'Australia. Con modalità già viste in Europa. Era una minaccia «seria e reale», ha assicurato il capo della polizia, Graham Ashton, spiegando che secondo le informazioni di intelligence «l'attacco sarebbe stato realizzato con esplosivi, coltelli e armi da fuoco». Un attentato multiplo, a Natale e durante le vacanze. Secondo uno schema che ricalca da vicino gli attentati di Parigi e Bruxelles, con un intervento in più fasi, diverse esplosioni in diversi luoghi della città, ma anche l'uso di armi. «Si tratta di persone che si sono radicalizzare ispirandosi alla propaganda Isis», ha spiegato il capo della polizia in una conferenza stampa indetta immediatamente dopo gli arresti, aggiungendo che i sette presunti terroristi erano anche finiti sotto l'attenzione dell'intelligence. «Dalle prove raccolte - ha detto Ashton - sarebbe stato un attentato molto significativo», su questo, ha assicurato «non ho dubbi». «La minaccia era molto reale, ma per fortuna, al momento è stata sventata grazie alla professionalità delle forze dell'ordine» ha detto il premier, Daniel Andrews, aggiungendo che quello che stavano preparando non era certo «un atto di fede», ma piuttosto «la pianificazione del male». La polizia ha immediatamente innalzato il livello di sicurezza, l'allerta sarà massimo in tutto il paese per le feste natalizie e anche per capodanno.