ROMA. Ancora 4 mila bambini sono intrappolati ad Aleppo Est e rischiano di morire. È l'allarme lanciato dal portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini nel giorno dell'#AleppoDay. «Sono in quel che resta della città, molti sono orfani e senza famiglia, hanno bisogno di aiuto immediato o rischiano la morte».
Mentre l'evacuazione continua, «notizie non confermate riportano anche di bambini e civili morti sui bus a causa del sovraffollamento: un fatto orribile. Occorre vigilare perchè certi fatti, se confermati, non si verifichino, sarebbe paradossale, disumano».
«Bisogna fare in fretta - aggiunge Iacomini - perchè ad Aleppo est sono finiti medicine, acqua e riscaldamento, case ed ospedali sono ridotti in macerie. È una corsa contro il tempo. Molti dei bambini evacuati non sono vaccinati. Prima dell'assedio la copertura vaccinale era appena del 30%, copertura che ora è crollata ulteriormente fino alla fine dell'assedio».
Intanto, intellettuali e politici internazionali hanno redatto un Manifesto Internazionale per i Civili di Aleppo. «La vergogna che pesa su di noi si chiama Aleppo. Dopo Palmira, dopo Homs, dopo Kobanè. Aleppo, i cui abitanti vengono assassinati senza pietà. Come lo furono a loro tempo quelli di Srebrenica, di Grozny, del ghetto di Varsavia. È più che mai tempo di gridarlo a Vladimir Putin e a Bashar al Assad, manifestando, davanti ai loro uffici, le ambasciate, altrove. Il mondo non lascerà impuniti i crimini contro le donne, i bambini, i civili di Aleppo». Il documento è stato firmato da oltre settanta personalità del mondo della politica e della cultura, tra cui Daniel Cohn-Bendit, Martine Aubry, Erri de Luca, Cècile Duflot, Aurèlie Filippetti, Isabelle Gallimard, Nedim Gursel ed Enrique Vila-Matas.
L'Unicef Italia lancia oggi l'#AleppoDay, una giornata dedicata a informare, raccontare e sensibilizzare l'opinione pubblica sulla condizione dei bambini di Aleppo e di tutta la Siria colpiti dalla guerra.
Mobilitazione stamattina a Roma, a Piazza del Popolo. «Chiediamo a tutti di venire in Piazza del Popolo e di portare, come gesto simbolico, una coperta, simbolo di calore umano e di protezione. E a tutti quelli che non possono fisicamente essere presenti, di esporre sui balconi delle case, degli uffici, durante tutta la giornata di domani una coperta, quella di cui hanno bisogno questi bimbi e che fa parte della campagna dell'Unicef 'Una coperta per i bambini di Aleppo» spiega Andrea Iacomini, portavoce dell'Unicef Italia.
«Bisogna rompere il muro dell'indifferenza che copre questa terribile guerra da quasi sei anni. Ringraziamo quanti finora hanno aderito all'#AleppoDay e rinnoviamo a tutti l'invito ad aderire e a stare, senza incertezze, dalla parte dei bambini di Aleppo e della Siria. Non possiamo dimenticarli» conclude Iacomini.
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