Mercoledì 18 Dicembre 2024

Siria, Assad si "riprende" Aleppo: "Decine di civili trucidati"

ALEPPO. Civili e avversari macellati e decine di cadaveri lasciati a marcire nelle strade della martoriata Aleppo, tomba a cielo aperto per migliaia di morti e ora simbolo della reconquista del Paese da parte del regime di Bashar al Assad. L'Onu lancia il grido d'allarme e chiede di fermare la carneficina, Amnesty parla di »crimini di guerra«, mentre la comunità internazionale intima alla Siria di tenere a freno i suoi soldati e garantire la protezione ai civili innocenti e alla Russia di moderare i bombardamenti aerei. Ma a Damasco e Mosca si celebra ormai la vittoria: "L'operazione ad Aleppo è finita", tutti i combattenti hanno lasciato la zona est e il governo siriano è in pieno controllo della situazione. L'Unicef in giornata ha denunciato che decine di bambini, forse oltre cento, erano intrappolati in un edificio ad Aleppo est sotto il fuoco delle forze governative siriane, con il direttore regionale Geert Cappelaere "profondamente preoccupato" per le notizie di uccisioni indiscriminate di civili, tra i quali anche bambini. Ban Ki-moon ha parlato di sparizioni forzate e video scioccanti di cadaveri in fiamme nelle strade. Una parvenza di cessate il fuoco è scattata in serata per consentire ai combattenti, alle loro famiglie e ai civili di lasciare Aleppo est. Si stima saranno oltre 40.000 le persone che si incammineranno verso la salvezza, con corridoi aperti sia verso la vicina Idlib che verso la Turchia. Mosca, confermando l'intesa sottoscritta da quasi la totalità dei gruppi combattenti di Aleppo, ha spiegato che "i civili sono sotto la protezione del governo" siriano, e che quindi "possono rimanere in città". Ma secondo l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Zeid Al Hussein, che ha esortato il mondo ad ascoltare "il pianto delle donne e dei bambini terrorizzati e macellati ad Aleppo", molti civili che erano riusciti a fuggire sono "stati catturati e uccisi sul posto" ed altri ancora arrestati dai governativi siriani. I soldati "entrano nelle abitazioni e uccidono chiunque si trovi all'interno, anche donne e bambini".  Il conflitto siriano è costato la vita a quasi mezzo milione di persone dal 2011. Nelle prossime ore il sangue di innocenti potrebbe continuare a scorrere a fiumi.

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