LONDRA. Il governo britannico ha allo studio «una qualche forma» di documento d'identità (Id nell'acronimo inglese) per i 3 milioni circa di cittadini Ue già residenti nel Regno. Un modo per conservare loro uno status anche dopo che la Brexit sarà formalizzata e al contempo per censirne il numero, come ha lasciato intendere la ministra dell'Interno, Amber Rudd, in parlamento. Rudd, riferiscono alcuni giornali, ha parlato in risposta al suggerimento di Hilary Benn, presidente laburista ed europeista della commissione Brexit alla Camera dei Comuni, secondo il quale garantire un documento ai cittadini europei già presenti nel Paese vorrebbe dire tutelarne i diritti anche in futuro e permettere a datori di lavoro e padroni di casa di distinguerli dai nuovi immigrati destinati ad arrivare (presumibilmente con altre regole) dopo la formalizzazione del divorzio da Bruxelles. Rudd non è entrata nei dettagli, ma ha detto che «una qualche forma di documento» ci sarà e che il governo May intende seguire «un approccio graduale» e «usare le nuove tecnologie».