LONDRA. Sarà il Parlamento a votare sulla Brexit. L'Alta corte di Londra ha accolto il ricorso di un gruppo di attivisti pro Ue che chiedono un voto del Parlamento di Westminster per avviare l'iter della Brexit.
Il giudice ha dato così torto al governo di Theresa May che rivendica il pieno diritto d'invocare l'articolo 50 del Trattato di Lisbona. È atteso un appello del governo contro la decisione.
«Il principio fondamentale della costituzione del Regno Unito è che il Parlamento è sovrano», ha detto il giudice dell'Alta corte, Lord Thomas of Cwmgiedd, nel leggere il verdetto.
Come sottolineano i media britannici, non solo si tratta di una forte umiliazione per il governo di Theresa May ma questo di sicuro avrà ripercussioni sui tempi della Brexit, rallentandola.
Secondo il Guardian, non è comunque la fine di questo storico caso legale, che vedrà la sua conclusione molto probabilmente di fronte alla Corte suprema, che già si starebbe preparando per dibatterlo.
LA REPLICA DEL GOVERNO. Il governo britannico ha dato il via libera per presentare un appello alla Corte suprema contro il verdetto dell'Alta corte in favore di un voto del Parlamento sull'avvio della Brexit. Ne dà notizia il sito della Bbc. Il governo britannico si dice «contrariato» e «deciso a far rispettare il risultato del referendum». È quanto si legge nella prima risposta ufficiale dell'esecutivo guidato da Theresa May al verdetto dell'Alta corte sull'avvio della Brexit.
Il verdetto dell'Alta corte sull'avvio della Brexit «scatenerà la rabbia» della gente. Lo ha affermato Nigel Farage, leader dell'Ukip, sul suo profilo Twitter.
Caricamento commenti
Commenta la notizia