ERBIL. Nuovo massacro dell'Isis in Iraq: 232 civili, in gran parte ex membri della polizia o delle forze di sicurezza di Baghdad sono stati trucidati negli ultimi tre giorni.
Il teatro dell'orrenda strage è il villaggio di Hammam al-Alil, sobborgo 9 chilometri a sudest di Mosul. Lo riferisce il presidente della commissione diritti umani del Parlamento iracheno, Abdulrahim Shamari, citato dai media curdi.
Gli uccisi erano stati rastrellati e portati nel villaggio del massacro. Si teme per la sorte di centinaia di familiari.
Trincee riempite di petrolio, sostanze chimiche velenose, bambini e donne usati come 'scudi umani' sui tetti della case contro i raid aerei. Sarebbero queste le difese approntate dai seguaci del 'califfo nero' al-Baghdadi per la battaglia finale per Mosul.
Lo riferiscono dalla città fonti concordanti, secondo le quali il fuoco verrà appiccato al greggio nelle trincee, non appena le forze curdo-irachene si dovessero avvicinare alla linee difensive dell'Isis.
I jihadisti inoltre avrebbero disseminato la città di ordigni artigianali carichi di sostante chimiche nocive che avrebbero effetti devastanti sia sugli avversari che sulla popolazione civile. Non è possibile verificare in maniera indipendente questo tipo di informazioni che trapelano da Mosul.
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