Sabato 23 Novembre 2024

Yahoo, nuova bufera: "La Mayer discrimina i dipendenti uomini"

NEW YORK. Nel giorno in cui è bufera su Donald Trump per le sue parole e i suoi comportamenti maschilisti, nell'occhio del ciclone finisce anche Marissa Mayer, potente Ceo di Yahoo accusata di discriminare gli uomini all'interno del suo gruppo. Tutto nasce dalla causa intentata da un ex manager licenziato che parla di un vero e proprio 'sistema di valutazione dei dipendenti concepito per vessare e penalizzare la componente maschile. A portare Mayer davanti alla corte distrettuale di San Josè, in California, è Scott Ard, ex responsabile dei rapporti con i media, cacciato da Yahoo nel 2015 dopo tre anni e mezzo di onorato servizio, che parla apertamente di purghe ai danni degli uomini anche nella catena di comando del gruppo. Un processo che sarebbe stato avviato da Mayer fin dal suo arrivo in Yahoo nel 2012, quando - secondo i detrattori - cominciò in maniera smaccata a favorire a tutti i livelli le dipendenti donne a scapito dei colleghi maschi. Secondo Ard, in particolare, all'interno del gruppo manageriale di Yahoo si sarebbe formata negli anni una vera e propria lobby femminile il cui obiettivo - assecondato dall'amministratrice delegata - è quello di piazzare sempre più donne nei posti che contano. Ard denuncia quindi di aver sempre avuto «ottimi punteggi» per le sue performance da quando entrò in Yahoo nel 2011, ma di essere stato gradualmente e inspiegabilmente messo da parte per fare spazio a una collega donna assunta da poco. Dopo pochi mesi il licenziamento, nel gennaio 2015, con la motivazione di «prestazioni insufficienti». Da Yahoo bocche cucite: solo che le procedure seguite sono state quelle previste senza alcuna ingiustizia. Fatto sta che Marissa Mayer si trova nuovamente nel mirino nel giro di pochi giorni, dopo le accuse di aver nascosto il furto dei dati di mezzo miliardo di utenti da parte degli hacker e dopo il caso delle centinaia di milioni di email scannerizzate da Yahoo e passate agli 007 Usa. Il tutto in un momento di passaggio delicatissimo, in cui Yahoo è stata appena acquistata da Verizon. Costo dell'operazione 4,8 miliardi di dollari: ma ora il colosso Usa delle tlc potrebbe chiedere lo sconto. E il posto di Mayer potrebbe sempre più traballare.

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