NEW YORK. Dopo aver seminato morte e distruzione ad Haiti, Matthew si avvicina agli Stati Uniti e diventa sempre più pericoloso. L'uragano si è rafforzato tornando ad essere di categoria 4 mentre si appresta a colpire la Florida. Secondo l'ultimo bollettino del Centro nazionale per gli uragani, con sede a Miami, la tempesta tropicale viaggia alla velocità di 22 chilometri orari con raffiche di vento superiori a 220 chilometri orari.
Lungo la costa sud orientale degli Stati Uniti, dalla Florida alla Georgia passando per South e North Carolina, è stata ordinata un'evacuazione come non si vedeva dai tempi di Sandy nel 2012, e che interessa quasi tre milioni di persone. Mentre nella sola Florida circa otto milioni di persone sono in stato di allerta.
Se inizialmente l'allarme era stato lanciato solo per i residenti lungo la costa, gli esperti hanno messo in guardia anche le popolazioni dell'entroterra. Matthew, infatti, potrebbe abbattersi con venti superiori ai 230 chilometri orari e gli effetti potrebbero essere devastanti anche per le zone interne. Intanto si aggrava sempre di più il bilancio delle vittime nei Caraibi. I morti sarebbero almeno 113, di cui 108 solo ad Haiti.
Decessi per la maggior parte causati dalla caduta di alberi e dalle inondazioni. Apocalittico lo scenario descritto dagli operatori umanitari dell'Unicef, i quali hanno detto che si vedono livelli di devastazione simili a quelli avuti durante il terremoto di sei anni fa. E' anche emergenza per la scarsità di acqua potabile, mentre al sud del paese si sono già registrati i primi casi di colera a causa delle acque contaminate.
Ma uno scenario quasi apocalittico è previsto anche negli Stati Uniti. In particolare il governatore della Florida, Rick Scott, ha lanciato nuovamente un appello ai residenti invitandoli a seguire gli ordini di evacuazione. "La tempesta vi ucciderà - ha detto - è una cosa seria. Non rimane molto tempo".
Lo stesso presidente Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza per la Florida a causa delle conseguenze catastrofiche che potrebbe avere l'uragano, garantendo così risorse federali per far fronte a danni che si preannunciano enormi. Nonostante i continui appelli ad evacuare, diversi residenti - riportano i media - sostengono come le autorità stiano creando inutili allarmismi, rifiutandosi di lasciare le proprie abitazioni.
Anche il governatore del South Carolina, Nikki Haley, ha lamentato come la gente non stia evacuando in modo veloce. Secondo quanto riferiscono alcuni media americani, un impatto diretto da parte di Matthew potrebbe portare un livello di distruzione paragonabile a quello dell'uragano Andrew che si abbatté su Miami nel 1992. In maniera precauzionale, atenei e scuole sono stati chiusi e molti istituti scolastici sono stati convertiti in rifugi.
Ha chiuso i battenti temporaneamente anche Disney World ad Orlando, così come hanno chiuso gli aeroporti di Miami, Orlando e Fort Lauderdale, con il risultato che sono stati cancellati circa 1.500 voli. Presi d'assalto anche i supermercati. Chi ha potuto, seguendo anche il consiglio delle autorità, ha fatto scorte di cibo ed acqua lasciando vuoti gli scaffali. Code anche alle pompe di benzina dove tuttavia al momento non è stata registrata mancanza di carburante.
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