
PARIGI. Il capo dello stato francese ha cominciato questa mattina la sua prima visita ufficiale a Calais, nel nord, l'epicentro delle tensioni per la presenza del campo di migranti più difficile da gestire. Il presidente appena arrivato, ha dichiarato: «dobbiamo smantellare completamente, definitivamente il campo».
Il tema dei migranti e dello smantellamento del campo di Calais è già al centro della campagna elettorale, a Calais e nella regione residenti e commercianti sono esasperati e il leader dei Republicains, Nicolas Sarkozy, ha preceduto Hollande di una settimana nella visita a Calais.
Hollande, arrivato in elicottero, ha cominciato la visita dalla gendarmeria, vedrà poi i rappresentanti politici, dell'imprenditoria e delle associazioni. Non è prevista una visita nelle «giungla», ipotesi scartata dopo gli attentati dell'estate a Nizza e a Saint-Etienne-du-Rouvray.
Persone:
4 Commenti
Khmer nero
26/09/2016 12:30
Questo qui è capace di inviarceli tutti in Italia.
barbara
26/09/2016 12:51
Tutti i campi di accoglienza d'Europa, sarebbero da smantellare e fare rimpatriare nei paesi di provenienza tutti i clandestini, subito dopo avere chiuso le rispettive frontiere
Soul
27/09/2016 11:12
Di chiuso c'è solo una piccola mente
barbara
27/09/2016 11:26
Esatto, quella del pro islamico dei centri sociali
Soul
27/09/2016 11:51
Immaginavo che non avresti capito... Fattelo spiegare da qualcuno.
barbara
27/09/2016 13:28
Il bue che dice cornuto all'asino! Lo sa chiunque che gli ottusi per eccellenza sono quelli dei centri sociali
Fimmini a vasari e babbaluci a sucari un ponnu mai saziare
26/09/2016 14:11
Purtroppo i migranti godono di sostanzialè impunità perché non hanno nulla da perdere
Soul
27/09/2016 11:53
Come tutti i palermitani doc che scorazzano per le vie della città...
honhil
26/09/2016 15:13
Hollande e Mattarella dovrebbero essere dei sinonimi, pur nella diversità dei compiti che le due Costituzioni a ciascuno di loro assegna. Come pure dovrebbero esserlo, sempre per il diverso modo delle due Costituzioni di delineare le proprie figure costituzionali, Hollande e Renzi. Invece sono a tutti gli effetti dei contrari. Hollande, alla luce dei fatti, è proprio, ma in modo profondo e sostanziale, un contrario di Mattarella e di Renzi. E a causa di questa diversità chi ne fa le spese, dentro e fuori lo Stivale, sono gli italiani. E a causa di questa, appunto, profonda diversità, Hollande, parlando di migranti e di Calais può dire, con la fermezza che le deriva dalla tranquillità di cuore, dai nervi distesi e dall'onestà intellettuale, che il “campo di Calais va chiuso una volta per tutte”. E subito dopo può aggiungere: "Faremo in modo di accogliere dignitosamente le persone che vogliono fare richiesta d'asilo e coloro che potranno far valere questo diritto verranno integrati, mentre gli altri saranno riaccompagnati alla frontiera". Prendano nota il ministro degli Interni Alfano e quello degli Esteri Gentiloni. E lo stesso invito è rivolo all’alto Colle e, scendendo a cascata, a tutto il resto del carro. Questo è fare politica. Questa è correttezza istituzionale. Questo significa rispettare i dettami costituzionali. Questo è agire per il bene del popolo che si rappresenta, buttando a mare ogni filo di retorica e ideologia. Questo è dare sostanza al giuramento che ciascuno di loro ha fatto sulla Costituzione. Punto. C’è semplicemente da aggiungere, anche se Hollande non l’ha precisato, che la frontiera a cui ha fatto riferimento è quella italiana. Con buona pace di tutta questa filiera istituzionale, che, peraltro, sarà felice di accoglierli. Erano riusciti a scappare, ma, grazie ad Hollande, adesso andranno ad ingrossare le fila dei richiedenti asilo presenti in Italy (dato che qui, chissà per quale miracolo, vengono tutti, al 100 per cento, considerati tali). Per la felicità delle coop rosse, bianche e di colore cirricaca. Altro fieno che arriva in cascina.