BRUXELLES. La solidarietà nella ripartizione dei rifugiati tra i diversi ci «deve essere». «Alcuni paesi lo fanno, altri dicono di no perchè sono cattolici e non vogliono musulmani. Questo è inaccettabile» perchè non si tratta di musulmani ma di esseri umani.
Lo dice il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker aggiungendo che comunque se quei paesi «non possono fare la ripartizione, allora devono partecipare di più al rafforzamento della protezione delle frontiere esterne che va fatta entro fine ottobre».
«Abbiamo lanciato un piano di investimenti per l'Africa» perchè «se non investiamo in Africa, l'Africa viene in Europa», ha aggiunto Juncker alla plenaria del Cese.
«La crisi dei rifugiati è importante perchè è il motivo per cui la Ue si divide» e la Ue «non deve lasciare sole l'Italia, la Grecia o Malta» ovvero «i paesi in prima linea che la Ue deve assistere».
«Ammiro l'Italia, fa meglio della Grecia perchè ogni giorno salva migliaia di vite» - ha detto il presidente - e «le navi di tutta Europa portano tutti in Sicilia e lasciano all'Italia il compito di nutrirli e ospitarli».
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