Domenica 17 Novembre 2024

Esplosione a New York, nuovi ordigni trovati in una stazione: fermate cinque persone

NEW YORK. Altri otto ordigni sono stati trovati in New Jersey nei pressi dei binari della stazione di Elizabeth, sulla linea ferroviaria che collega Penn Station, a Manhattan, all'aeroporto internazionale di Newark. Inizialmente una bomba era stata trovata dentro uno zaino insieme ad altri quattro ordigni, ha detto il sindaco di Elizabeth, Christian Bollwage. La bomba è esplosa poco dopo le 0:30 di oggi (le 6:30 in Italia). Nell'esplosione nessuno è rimasto ferito. L'Fbi è al lavoro per disinnescare gli altri 4 ordigni. Gli inquirenti hanno poi trovato altre tre bombe collegate tra loro con dei fili: lo riporta la Cnn spiegando che si tratta di ordigni tipo 'pipe-bomb' (tubo bomba), senza precisare dove è avvenuto il ritrovamento. L'allarme è scattato verso le 21 (le 3 in Italia), quando due uomini - secondo quanto riportano i media - avrebbero trovato un pacco sospetto dentro un secchio della spazzatura. Nel pacco si intravedevano alcuni tubi da cui fuoriuscivano dei fili elettrici. La Nbc riporta che fonti investigative parlano di un congegno molto simile all'ordigno esploso a Seaside park, in New Jersey, domenica mattina. Immediatamente è stato interrotto il traffico ferroviario e sono stati bloccati tutti i treni in partenza da New York per il New Jersey. "E' probabile che sia una bomba innescata", ha affermato il sindaco di Elizabeth. Gli artificieri sono ancora in azione e la zona è stata evacuata. Quasi in contemporanea con l'allarme scattato ad Elizabeth, ad un posto di blocco nei pressi del ponte di Verrazano, a Brooklyn, gli agenti dell'Fbi hanno fermato cinque persone che - provenienti dal New Jersey e da Staten Island - viaggiavano in direzione dell'aeroporto Jfk. Si pensa possano essere collegate alla esplosione di Chelsea. Non è chiaro se ci sia anche un collegamento con l'allerta scattata ad Elizabeth. Nei confronti dei cinque, tuttora sotto interrogatorio, non sarebbero ancora stati presi provvedimenti. Ma i media parlano di armi nascoste nel loro suv. Intanto in una New York blindatissima sono arrivati i primi leader (tra cui Matteo Renzi e Barack Obama) che parteciperanno all'assemblea generale dell'Onu. Ed è una corsa contro il tempo da parte degli investigatori per fare chiarezza sull'esplosione di domenica sera, che a distanza di oltre 24 ore resta ancora un mistero per quel che riguarda gli autori e il movente.

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