LONDRA. Dilaga sugli aerei britannici il numero di incidenti, intemperanze e scazzottate ad alta quota: sarà il nervosismo di fronte a un mondo percepito come meno sicuro, sarà l'effetto di controlli più accurati e reazioni più decise o sarà semplicemente l'alcol, fatto sta che il totale degli episodi denunciati come potenzialmente gravi - e tali a volte da imporre atterraggi anticipati e variazioni di rotta - si è moltiplicato per quattro nel giro di due anni. A rivelarlo sono dati della Civil Aviation Authority, resi pubblici dalla Bbc, secondo i quali gli incidenti a bordo classificati come «pericolosi» sono passati dagli 85 del 2013 ai 386 del 2015. Fra i fatti denunciati, sullo sfondo di quella che potrebbe essere definita una 'sindrome collettiva da aereo più pazzo del mondo', spiccano risse fra passeggeri, aggressioni all'equipaggio, raptus di ingiurie e minacce «fuori controllo». «Di certo la diffusione di alcolici e droga ha un peso», ha commentato Dan, un assistente di volo. E non manca il racconto del caso limite d'un energumeno che, dopo aver perso la testa, ha tentato di aprire addirittura il portellone di un aereo in volo: per fermarlo ci si sono dovuti mettere in quattro.