WASHINGTON. Gli Stati Uniti chiedono a Deutsche Bank un risarcimento record di 14 miliardi di dollari nell'ambito di una disputa legale legata alla crisi dei subprime, che fu elemento scatenante della crisi economica nel 2008.
Secondo fonti a conoscenza del dossier, Deutsche Bank non intende cedere alla richiesta E si prospetta quindi l'avvio di un negoziato tra le autorità americane e la banca tedesca.
La richiesta provoca un avvio in pesante calo per Deutsche Bank alla Borsa di Francoforte. Il titolo ha aperto le contrattazioni in ribasso del 7,2% nonostante la banca abbia già dichiarato che non intende chiudere il contenzioso pagando la cifra richiesta.
«Deutsche Bank non ha alcuna intenzione di regolare questa azione civile per danni a una cifra minimamente vicina a quella richiesta. Le negoziazioni sono solo all'inizio e la banca si attende di arrivare a un risultato simile a quello raggiunto da banche concorrenti per un ammontare concretamente più basso». Questa la posizione ufficiale di Deutsche Bank, che ieri notte ha confermato la richiesta del Dipartimento di Giustizia Usa di 14 miliardi di dollari per aver emesso e sottoscritto titoli con sottostante mutui residenziali subprime (Rmbs) e per aver realizzato le connesse attività di securitizzazione nel periodo 2005-2007. L'istituto tedesco conferma poi che di Dipartimento di Stato ha invitato Deutsche a presentare una controproposta.
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