ROMA. Dopo aver fatto temere il peggio durante le Olimpiadi di Rio, il virus Zika inizia ora a minacciare il Sud-est asiatico. Salgono infatti almeno a 56 le persone infettate con il virus trasmesso dalla zanzara tigre individuate a Singapore. Di queste, 36 sono lavoratori stranieri
che lavorano presso lo stesso cantiere edile in un quartiere a sud-est dell'isola.
Intanto in Florida nei parchi giochi per bambini è iniziata la distribuzione gratuita di spray antizanzara per fornire uno scudo protettivo a tutti i visitatori. Singapore ha annunciato la prima infezione da virus Zika a maggio, su un uomo di 48 anni che aveva viaggiato in Brasile. Il primo contagio avvenuto attraverso trasmissione locale è stato registrato, invece, sabato scorso e riguarda una donna della Malesia di 47 anni.
Il giorno successivo era giunta la conferma di altri 41 casi trasmessi localmente ovvero che non riguardano persone che hanno viaggiato di recente in aree colpite da Zika, bensì persone che sono state infettate a Singapore. Di queste, sette rimangono ricoverate in ospedale.
A poche ore di distanza la notizia di ulteriori 15 nuovi casi simili. In un comunicato sul proprio sito web, il Ministro della Salute fa sapere che «probabilmente i contagi sono destinati a salire». Mentre nelle farmacie della città-Stato sono raddoppiate in pochi giorni le vendite di lozioni antizanzara, il Ministero della Salute di Singapore fa sapere aver messo a punto un protocollo, tramite il quale i casi sospetti di infezione individuati dai medici di medicina generale vengono inviati direttamente in ambulanza a Centri specializzati per ulteriori test.
Ma Singapore non è l'unico stato del Sud-Est asiatico a temere. Alcuni casi di febbre Zika erano già stati riportati in paesi limitrofi: Vietnam, Indonesia e Tailandia, territori umidi e caldi dove la zanzara trova le condizioni migliori per proliferare. Terminate le Olimpiadi in Brasile, uno dei paesi in cui il virus è maggiormente diffuso e dove i bimbi nati con malformazioni congenite riconducibili a Zika sono stati finora circa 1700, resta alta l'attenzione delle autorità internazionali nei confronti del contagio.
Da est a ovest del pianeta si continua a correre ai ripari. Tra le misure straordinarie messe in campo, la distribuzione gratuita di spray repellenti contro gli insetti nei principali parchi giochi di Orlando, in Florida, dove sono già stati segnalati casi di contagio autoctoni.
Dal Walt Disney World allo Universal Orlando Resort, al SeaWorld Orlando, i gestori affermano che l'obiettivo è quello di evitare contagi ma anche evitare che i timori di una puntura frenino le visite. Proprio seguendo l'esempio della Florida, infine, la Food and Drug Administration (Fda) ha fatto sapere che estenderà a tutte le donazioni di sangue fatte negli Stati Uniti uno screening per Zika.
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