Mercoledì 18 Dicembre 2024

Alluvione in Louisiana, almeno 10 morti

NEW YORK. La Louisiana è di nuovo vittima del clima killer, con il peggior disastro dai tempi dell'uragano Katrina, che ha devastato New Orleans nel 2005. A mettere in ginocchio lo stato del sud è un'alluvione, secondo gli esperti la più grave degli ultimi decenni, che ha già causato la morte di almeno dieci persone, mentre altre 20mila sono state costrette ad abbandonare le proprie case e 30mila sono state tratte in salvo dai soccorritori. «È un disastro enorme», ha detto Craig Fugate, il capo della Fema, la protezione civile americana. Le inondazioni sono iniziate giovedì scorso, ma la situazione può ancora peggiorare, poichè i meteorologi prevedono piogge e temporali per tutto il resto della settimana. E il presidente Barack Obama ha già dichiarato lo stato di emergenza federale. Secondo i dati forniti dal governatore della Louisiana, John Bel Edwards, sono in tutto 40mila le case colpite in modo più o meno grave. Le contee nella zona meridionale dello Stato sono state sommerse da più di 50 centimetri di pioggia, e nella sola capitale Baton Rouge il 12% delle abitazioni è stato dichiarato inagibile. Il disastro ha costretto la chiusura delle scuole a East Baton Rouge, Livingston, St. James e Tangipahoa, oltre alla Louisiana State University. Il governatore ha schierato la Guardia Nazionale dello Stato, mobilitando 1.700 soldati per aiutare nelle operazioni di ricerca e soccorso. Tra gli sfollati c'è anche Jessica May, che nel 2005 era stata costretta a fuggire da New Orleans a causa dell'uragano Katrina e aveva deciso di rifarsi una vita a Baton Rouge. La donna viveva nella casa dei genitori del fidanzato con lui e i sei figli dopo che un incendio aveva distrutto la loro abitazione, ma il 13 agosto è stata costretta a scappare di nuovo per l'alluvione. «I vicini ci hanno svegliato alle sei del mattino e siamo dovuti fuggire senza preavviso - ha spiegato alla Cnn - Avevo paura, ho pensato 'come faremo a uscire da questa situazione?' ». Intanto, sulla costa orientale degli Stati Uniti, è il caldo a creare problemi in numerosi stati, da New York alla Pennsylvania. Proprio in quest'ultimo sono già morte quattro persone, e secondo il National Weather Service le temperature rimarranno bollenti almeno sino a tutta la giornata di oggi. I media statunitensi hanno confermato che tre persone sono decedute durante il fine settimana, mentre un'altra vittima ha perso la vita ieri: sono due uomini di 72 e 59 anni, e due donne di 82 e 67 anni. Pare che queste ultime soffrissero di malattie cardiovascolari, mentre il 72enne di diabete, ipertensione e obesità.

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