BERLINO. La scuola di volo statunitense dove si era formato Andreas Lubitz, il secondo pilota del volo Germanwings da lui fatto precipitare sulle Alpi francesi, potrà dover pagare 75 mila euro per ciascuna delle 150 vittime del disastro: non ha applicato la necessaria diligenza nella selezione del pilota che non avrebbe dovuto essere stato ammesso a frequentare il corso di volo. Lo rivela il settimanale Focus citando la richiesta di risarcimento avanzata dai legali americani delle 87 famiglie delle 150 vittime nei confronti dell'Airline Training Center Arizona (ATCA). Se i giudici daranno ragione agli avvocati, sarà la prima volta di un riconoscimento di una «culpa in vigilando» di una scuola di volo rispetto ad un disastro. I legali sostengono che l'ATCA «ha agito con negligenza ammettendo alla scuola di volo Lubitz senza indagare a sufficienza nel suo passato psichico e medico e sulle sue tendenze suicide, "aprendogli le porte ad una carriera da pilota commerciale in Lufthansa". E ciò malgrado durante il corso di volo nel 2007 abbia manifestato tendenze maniaco depressive.