PARIGI. «Importanti minacce di attentati contro Paris-Plages», la più importante rassegna estiva di Parigi: a una settimana dall'ultima brutale esecuzione di padre Jacques Hamel nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray e a una ventina di giorni dall'eccidio di Nizza del 14 luglio si riaccende l'allarme su un possibile attacco a Parigi.
Secondo LePoint.fr, un vertice d'urgenza della polizia e degli 007 parigini è stato convocato oggi in seguito ad «importanti minacce» riguardanti Paris-Plages. Allestita ogni anno sulle Rive della Senna e al Bassin de la Villette la celebre rassegna estiva copiata in tutto il mondo è destinata a chi passa l'estate in città o viene qui in vacanza. Alla riunione - precisa Le Point - sono stati chiamati a partecipare «tutti i direttori dei servizi di polizia di Parigi dei servizi di intelligence».
Quest'anno 'Paris-Plages', in programma dal 22 luglio al 4 settembre, era già 'sorvegliata speciale'con un ingente dispositivo di sicurezza, più videosorveglianza, e il dispiegamento di agenti e militari del dispositivo antiterrorismo Sentinelle. Si ignora, al momento, se a questo punto il dispiegamento di forze verrà ulteriormente rafforzato.
Le Point si chiede se le minacce siano legate ad un'allerta lanciata ieri sera intono alle 22, «una segnalazione» - precisa Le Point - riguardante un non meglio definito «rifugiato afghano» che voleva colpire in modo «imminente». Ieri, all'Eliseo, si è riunito nuovamente un vertice nazionale di Difesa seguito dall'ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva.
Nella Francia in stato d'emergenza il presidente Francois Hollande e gli altri ministri più direttamente coinvolti dall'emergenza terrorismo come il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve o il collega alla Difesa, Jean-Yves Le Drian, non andranno praticamente in vacanza. A tutti è stato chiesto di rimanere a massimo 2 ore di volo da Parigi. Tra l'altro, due altri consigli nazionali di Difesa, con il presidente e i pesi massimi dell'esecutivo, sono stati fissati per l'11 e il 17 agosto.
L'estate francese si trova a fare i conti con il rischio attentati, tra annullamenti in serie di grandi eventi all'aperto e crollo dei turisti,soprattutto stranieri. Dopo Parigi, che nei giorni scorsi ha rinunciato alle sue due più note rassegne di cinema all'aperto e alla pedonalizzazione degli Champs Elysèes - ma non alla più simbolica Paris-Plages, almeno per ora - ieri è stata Marsiglia ad annunciare la cancellazione dello show della Patrouille de France, la pattuglia acrobatica dell'aviazione transalpina, prevista per il 13 agosto.
Il comune di La Baule, nota località balneare sulla costa atlantica, ha invece deciso di annullare il tradizionale spettacolo di fuochi d'artificio di ferragosto che ogni anno attira decine di migliaia di persone. Intanto, parlando ad alcuni cronisti della stampa presidenziale, Hollande ha escluso «ogni tipo di finanziamento pubblico» all'Islam di Francia.
Una risposta al suo stesso premier Manuel Valls che ieri su Libèration aveva lasciato intendere una tale possibilità. Il capo dello Stato ha però confermato la volontà del governo di sospendere temporaneamente, magari per dieci anni come riferito dallo stesso Valls, i finanziamenti esteri alle moschee e agli Imam. L'idea è raccogliere i contributi privati attraverso la riattivazione di una specifica Fondazione per l'Islam di Francia, che controlli l'origine dei fondi e tenga fuori i contributori più radicali. A Parigi si dibatte anche di una 'tassa halal' con cui ogni musulmano potrebbe contribuire in modo trasparente al finanziamento del proprio culto. Nel frattempo emergono nuovi dettagli sulla morte di padre Jacques Hamel. Secondo quanto riferito ieri ai funerali dall'arcivescovo di Rouen, Dominique Lebrun, il sacerdote si sarebbe rivolto a uno dei due boia diciannovenni affiliati all'Isis che lo stava sgozzando con queste parole: «Vattene Satana».
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