TOKYO. Orrore in un centro disabili in Giappone. Un uomo armato di coltello, con i capelli biondi e vestito di nero, ha ucciso 19 persone e ne ha gravemente ferite altre 45 a Sagamihara, nella prefettura di Kanagawa, a poche decine di chilometri a ovest di Tokyo. L'uomo, poco più che ventenne, si è poi consegnato alla polizia che aveva circondato l'edificio e avrebbe detto - secondo alcuni media locali - di aver compiuto l'orribile gesto con l'intenzione di «liberare il mondo dai disabili».
Secondo le prime ricostruzioni il giovane aveva lavorato presso il centro di riabilitazione, probabilmente come dipendente, anche se al momento la dinamica e il motivo del gesto restano ancora tutti da chiarire. Di certo ci sono 19 morti e molti feriti, dei quali almeno 4 in gravi condizioni.
E l'episodio rischia di passare alla storia come uno dei più atroci attacchi, per numero di vittime, perpetuati da una sola persona dalla fine della Grande Guerra. L'allarme - secondo quanto riportano i media - è scattato intorno alle 2.30 del mattino quando dalla casa di cura è partita la chiamata di soccorso. Secondo le autorità di sicurezza, riporta l'agenzia Kyodo, l'uomo si è costituito alla stazione di polizia di Tsukui Yamayuri una mezz'ora dopo.
Le prime immagini trasmesse dalle televisioni mostrano un gran numero di ambulanze fuori del centro con un continuo andirivieni di medici e infermieri. Il massacro di oggi non è il primo caso di questo tipo in Giappone. In maggio la pop star giapponese Mayu Tomita è sgtata ridotta in coma dopo che un fan l'ha accoltellata perchè aveva rifiutato un suo regalo. Nel marzo dell'anno scorso cinque persone sono state pugnalate a morte su un'isola giapponese.
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