ROMA. L'Assemblea nazionale di Francia ha approvato nelle prime ore di oggi l'estensione dello stato di emergenza nel Paese per sei mesi, dopo il massacro della scorsa settimana a Nizza. Lo riportano i media francesi.
Lo stato d'emergenza in Francia è in vigore dagli attentati di Parigi dello scorso novembre. La sua estensione vedrebbe le misure che danno alla polizia poteri extra per effettuare perquisizioni ed eseguire arresti domiciliari rimanere in vigore fino alla fine di gennaio 2017. È la quarta volta che il Parlamento francese ha proposto di prolungare lo stato d'emergenza e ora la decisione deve essere approvata dal Senato.
È stato rilasciato uno dei sei fermati nell'ambito delle indagini per la strage del 14 luglio sulla Promenade des Anglais. A quanto si apprende, si tratta dell'unico sospetto che non era stato trasferito presso il quartier generale dell'antiterrorismo di Levallois-Perret, alle Porte di Parigi, ma che invece era rimasto a Nizza. Questa sera è stato lasciato libero di andare.
«Noi ci dovremo confrontare con altri attacchi, anche se queste parole sono difficili da pronunciare, è mio dovere farlo: ci saranno altri attentati, ci saranno altri innocenti uccisi, non dobbiamo non abituarci, perché mai ci si può abituare all'orrore, dobbiamo imparare a vivere con questa minaccia, a combatterla». Lo ha detto il premier francese Manuel Valls intervenendo all'assemblea nazionale e suscitando un brusio nell'emiciclo.
Il premier ha quindi alzato la voce, dicendo: «se qui in questo emiciclo c'è qualcuno che ha il modo e la procedura per fermare il terrorismo, senza demagogia, che lo dica e che dica la verità ai francesi». In apertura del suo intervento ha detto in maniera netta: «Non permetterò mai che si dica che ci sono falle dove non ce sono», ed ha aggiunto che la «mano» di Hollande «non ha mai tremato» di fronte al terrorismo.
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