BERLINO. I tedeschi reagiscono in maniera più rilassata al grande flusso di profughi rispetto agli altri cittadini europei, nonostante la Germania abbia accolto in un anno più di un milione di migranti. Diffusa è invece la preoccupazione in Europa dell'Est e anche fra gli italiani, soprattutto nei confronti dei musulmani intesi come gruppo religioso. È il dato che emerge da un sondaggio realizzato dall'istituto americano Pew di Washington in dieci Paesi europei e pubblicato oggi dalla Welt.
La tesi che «i profughi costituiscono un peso per la società, tolgono il lavoro agli indigeni e approfittano delle prestazioni sociali» è condivisa solo dal 31% dei tedeschi, contro l'82% degli ungheresi, il 75 dei polacchi, il 72 dei greci e il 65 degli italiani. Anche gli svedesi, che percentualmente hanno accolto più profughi di tutti, risultano tolleranti: solo il 32% condivide la tesi allarmistica.
È invece il pericolo di un aumento del rischio terroristico connesso al flusso dei profughi che preoccupa i tedeschi, in misura sostanzialmente simile ai cittadini degli altri Paesi europei. La media continentale è del 59% e vede ancora al vertice ungheresi (76%) e polacchi (71), seguiti da tedeschi, e olandesi al 61% e italiani di poco sotto.
Le riserve nei confronti dei musulmani sono invece più forti nei Paesi dell'est e del sud d'Europa. nella classifica delle opinioni negative sulla religione, in testa ci sono ungheresi e italiani (rispettivamente 72 e 69%), seguiti da polacchi con il 66%, greci con il 65 e spagnoli con il 50. Tedeschi e francesi si ritrovano in coda, con il 29%.
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