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Ancora proteste in Louisiana: 40 arresti. Obama a Dallas incontrerà i familiari delle vittime

BATON ROUGE. Una nuova manifestazione di protesta contro l'uccisione di afroamericani, per la terza notte consecutiva ha invaso le strade nel capoluogo della Louisiana, Baton Rouge, dove la polizia ha anche arrestato fra le 30 e le 40 persone che, secondo le forze dell'ordine, facevano parte di un gruppo di 100-200 manifestanti che erano diretti verso l'autostrada interstatale 110 probabilmente per tentare di bloccarla. «Mani in alto, non sparare!», hanno gridato ritmicamente i manifestanti. Un portavoce della polizia ha detto che i manifestanti arrestati sono stati portati in carcere.

Il presidente Usa Barack Obama domani a Dallas incontrerà in forma privata i familiari dei poliziotti uccisi e feriti dal cecchino afroamericano. Lo rende noto la Casa Bianca. Il presidente si recherà Dallas per partecipare ai funerali delle vittime assieme al vice presidente Joe Biden e all'ex presidente George W. Bush, con la moglie Laura.

È stato invece liberato su cauzione DeRay Mckesson, uno dei leader del movimento 'Black Lives Matter' arrestato insieme con altre 130 persone con l'accusa di aver ostruito un'autostrada durante una protesta a Baton Rouge, Louisiana, contro le recenti uccisioni di neri da parte della polizia.

L'attivista si è detto amareggiato per il comportamento della polizia, che continua a provocare i manifestanti per le loro proteste pacifiche. L'associazione nazionale degli avvocati intanto ha offerto assistenza legale alle persone detenute nei cortei.

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