
RABAT. 2.500 tonnellate di rifiuti in arrivo dall'Italia: quanto basta per mobilitare la società civile marocchina. Una petizione on line chiede al ministero dell'ambiente di annullare l'autorizzazione a incenerire rifiuti industriali provenienti dall'Italia nei centri di smaltimento del Marocco. La petizione chiede l'intervento del gabinetto reale, perchè il paese «non diventi il centro di raccolta della spazzatura internazionale».
Alla vigilia della conferenza della COP22, che si terrà a novembre, a Marrakech, e a pochi giorni dall'entrata in vigore del divieto dei sacchetti di plastica per la spesa, la coscienza ecologica dei marocchini è in allerta. Qualche giorno fa, la notizia dell'arrivo di 2.500 tonnellate di rifiuti di materiale plastico e pneumatici in particolare fa capolino tra le righe sui quotidiani in lingua araba.
Tre lettere che seminano il panico: RDF, secondo la sigla inglese, refuse derived fuel, e cioè combustibile derivato dai rifiuti. Le organizzazioni ambientaliste drizzano le antenne. I rifiuti, scoprono, sarebbero in arrivo dalla Campania, da un sito di deposito combustibili che si chiama 'Taverna del Re' e che ha sede tra la provincia di Caserta e quella di Napoli.
Un accordo di tre anni farebbe alzare il carico di rifiuti a 5 milioni di tonnellate in totale, che finirebbero tutti nella zona agricola di El Jadida, sostengono, a Nord, dove i doni ambientali sarebbero devastanti. Per il ministero dell'ambiente è tutto regolare. Si tratta di «rifiuti non pericolosi, utilizzati come combustibile alternativo all'energia fossile, provenienti dai centri di smaltimento internazionali». Sono scarti che, assicurano a Rabat, «non contaminano l'ambiente» e rappresentano anzi «un primo passo verso la collaborazione con gli altri centri di smaltimento europei, una sorta di test preliminare per sviluppare una filiera di produzione di RDF locali».
Un'importazione con tutti i crismi della legalità, fatta sotto stretto controllo delle autorità del paese d'origine e di quelle di destinazione. Ma i marocchini non dormono sonni tranquilli. In pieno fine settimana, nelle more del Ramadan, ormai agli sgoccioli, scatta l'idea di una raccolta di firme che nel giro di poche ore raggiunge quota 11 mila sostenitori. Ora c'è anche l'interrogazione di un parlamentare della RNI, Rassemblement national des indèpendent, di centro destra, Ouadi Benabdellah diretto al ministro dell'ambiente Hakina El Haitè. La mossa dei liberali marocchini per investire il Parlamento della questione.
6 Commenti
Tio Pepe
05/07/2016 09:25
Ma possibile che tutti vogliono i nostri rifiuti? Ma cosa hanno di così prezioso e interessante? Forse quando lo capiremo anche Noi siciliani, sarà troppo tardi?
freddy
05/07/2016 12:46
Semplice! siamo i soli idioti al mondo che NON solo non vogliono far fruttare ma SPENDONO somme enormi per i rifiuti fino a portarli all'estero perchè gli altri ci guadagnino. Mamma che bravi! Niente discariche, niente termovalorizzatori, niente di niente; solo costi spese e danni per tutti.
massimo
05/07/2016 14:22
sig. Freddy dimentica che in Sicilia per risolvere il problema eliminazione rifiuti si deve purtroppo far conto sempre sui soliti noti!
freddy
05/07/2016 16:45
A chi non conosce il Marocco di oggi faccio presente che è in atto la nazione più progredita di tutto il Magreb, Ha una rete ferroviaria di tutto rispetto e moderna e una reta ad alta velocità in corso di costruzione. Ha un'agricoltura in forte espansione e un'industria estrattiva molto attiva. Alla faccia di noi che sappiamo solo sputarci in faccia e litigare; che non abbiamo spirito nazionale e che abbiamo rinnegato i valori cristiani su cui si fondava l'etica comune in cambio di un'ideologia che favorisce islam retrogrado e immigrazione incontrollata. Loro Hanno anche i termovalorizzatori che producono energia eliminando rifiuti non riciclabili. Altro che terzo mondo! Noi e la nostra ecologia del cav. siamo il terzo mondo invaso dai rifiuti. E ci bruciamo il futuro dei giovani anzichè la spazzatura.
barbara
05/07/2016 14:15
Neanche tanti Italiani vogliono essere invasi dai marocchini musulmani
massimo
05/07/2016 14:19
Certo è grave che per smaltire i rifiuti abbiamo bisogno di andare a bussare al terzo mondo! Alla faccia di sentirci europei e progrediti!
Roberto
05/07/2016 16:29
E mi pare logico! Loro ci mandano i loro rifiuti umani e non vogliono essere contraccambiati!
giovanni
05/07/2016 20:23
Ognuno si tenga le proprie cose. L'Italia si tenga la propria spazzatura, Il Marocco si tenga i propri marocchini. Non si sa chi ci guadagna, o chi ci perda. E' giusto che sia così.