LONDRA. Non si placa il dibattito sul tema Brexit. Michael Gove, candidato alla leadership Tory, dice no ai negoziati formali con Ue prima del 2017 e subito il presidente della commissione Ue Juncker chiede che la Gran Bretagna faccia chiarezza sulle sue intenzioni. Il ministro della Giustizia candidato euroscettico alla guida dei Tory e del governo britannico ha esposto il suo programma, spiegando che intende mettere “fine alla libera circolazione", dopo che ieri Boris Johnson aveva ritirato la sua candidatura a leader dei Tory. Dal canto suo Johnson ha assicurato che appoggerà la candidatura di Theresa May a patto che nel 2020 si faccia da parte per permettergli di correre come premier. Intanto dalle pagine del Telegraph l’ex premier Tony Blair delinea il profilo del leader che dovrà traghettare la Gran Bretagna fuori dall'Ue. Mentre dall'italia arriva il messaggio positivo del premier Renzi che dice dopo la Brexit "In Europa si apre una stagione interessantissima, ex malo bonum". Il ministro della Giustizia, Michael Gove, candidato euroscettico alla guida dei Tory e del governo britannico e' d'accordo con la rivale Theresa May nel non prevedere di attivare nei prossimi mesi l'articolo 50 del Trattato di Lisbona per il divorzio formale dall'Ue dopo la Brexit. Se ne parlera' nel 2017, ha lasciato intendere. D'accordo con May anche sul no a elezioni anticipate in Gran Bretagna: si votera' nel 2020, ha detto, per dare tempo a chi succedera' a David Cameron di attuare un programma di governo aggiornato secondo le indicazioni emerse dal referendum. Poco prima aveva affermato di voler mettere fine alla libera circolazione". Lo ha detto Michael Gove spiegando il suo programma da candidato alla leadership Tory. "Introdurrò un sistema di punti all'australiana e ridurrò i numeri" degli immigrati. Intanto il presidente della commissione Ue Juncker chiede che la Gran Bretagna faccia chiarezza sulle sue intenzioni. "Sulla cosiddetta Brexit, vogliamo essere chiari, non ci saranno negoziati prima della notifica ed invitiamo le autorità britanniche a rendere chiare le loro intenzioni. Non abbiamo tempo da perdere. Non possiamo aggiungere incertezza ad incertezza. Vorremmo sapere dove ci stiamo dirigendo".