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Iraq, le truppe riescono ad entrare a Fallujah: fu la prima città a cadere nelle mani dell'Isis

ROMA.  Le forze irachene sono entrate a Fallujah, la roccaforte dell'Isis vicino a Baghdad, nel tentativo di riconquistare la città: lo scrive il quotidiano britannico The Guardian. Un portavoce del servizio anti terrorismo ha detto che le truppe sono entrate da tre direzioni e stanno incontrando resistenza.

Il comandante a capo dell'operazione, Abdelwahab al-Saadi, ha spiegato che la coalizione internazionale e l'aviazione militare irachena hanno fornito ai soldati protezione aerea.

«Le forze irachene sono entrate a Falluja sotto copertura aerea da parte della coalizione internazionale, della forza aerea irachena, dell'aviazione dell'esercito e appoggiate da artiglieria e carri armati», ha detto al-Saadi, spiegando che sono sul terreno le forze anti-terrorismo (Cts), agenti della polizia di Anbar e soldati dell'esercito iracheno. «Il Daesh oppone resistenza», ha aggiunto.

Solo poche centinaia di famiglie sono riuscite ad uscire dalla città prima dell'attacco: a Falluja secondo alcune stime si trovano ancora 50.000 civili e si teme che l'Isis li possa usare come scudi umani. Falluja è stata la prima città irachena a cadere nelle mani dell'Isis, nel gennaio 2014, sei mesi prima della dichiarazione del Califfato sul territorio conquistato in Iraq e in Siria.

I leader tribali di Falluja hanno raggiunto un accordo per impedire «vendette» una volta che i jihadisti dello Stato islamico ne saranno stati scacciati. Lo ha detto oggi il sindaco, Sadun Al Shalaan, ribadendo le preoccupazioni per possibili vendette di miliziani sciiti, sostenuti dall'Iran, contro la maggioranza della popolazione sunnita, accusata in parte di essersi schierata con l'Isis.

Secondo Shalaan, l'accordo prevede che «non ci saranno vendette e ogni sospettato (di collaborazionismo) verrà deferito alle Corti di giustizia».

Da parte sua, Hadi al Amery, uno dei leader delle milizie di volontari sciiti filo-iraniane che hanno collaborato all'accerchiamento di Falluja, ha detto che queste forze hanno accettato di non entrare in città, lasciando il compito all'esercito e alle formazioni tribali sunnite. In passato in altre località strappate al controllo dell'Isis sono state denunciate atrocità commesse da miliziani sciiti contro civili sunniti accusati di collaborazionismo.

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