NEW YORK. Adesso che Donald Trump non ha più rivali nella corsa per la nomination repubblicana, sotto la lente d'ingrandimento è il carattere, il personaggio, il passato del tycoon che ambisce alla Casa Bianca. Così oggi è la volta di una vasta inchiesta del New York Times sul rapporto di Trump con le donne dalla quale emergono una serie di testimonianze per avances non richieste, battute sopra le righe e apprezzamenti di varia natura raccolte attraverso decine di interviste, più di 50 in sei settimane. Ne esce un profilo del miliardario nel suo rapporto col sesso opposto a partire dai tempi della scuola, attraverso l'influenza della figura paterna e negli anni della scalata al successo quando pure di molte donne si è circondato nel suo business. «Oltrepassare il limite: come Donald Trump si comportava con le donne in privato». Non lascia troppo spazio a dubbi il titolo dell'inchiesta che rischia di essere una nuova tegola ad abbattersi sulla campagna di Donald Trump. Fino ad ora il magnate ha mostrato straordinaria tenuta, considerato il livello delle polemiche seguite alla sua discesa in campo con la promessa di sfidare il politicamente corretto, ma, nella prospettiva di uno showdown senza esclusione di colpi con la ex first lady Hillary Clinton, il rischio che il passato del miliardario di New York si presenti a chiedere il conto si fa sempre più concreto. Questa volta sono le accuse di maschilismo e sessismo che hanno caratterizzato fin dal principio la campagna del tycoon a tornare alla ribalta con le testimonianze di diverse donne in contatto con Trump per motivi diversi, privati o di lavoro, e in diversi periodi nel corso di decenni. La ex modella Rowanne Brewer Lane per esempio ricorda una festa in piscina nel lussuoso resort di proprietà del miliardario in Florida con circa 50 modelle e 30 uomini. Trump la notò, la prese per mano, la condusse all'interno della villa e le chiese di indossare un bikini - racconta - poi nuovamente in piscina la esibì agli amici come «una strepitosa Trump girl». Mentre una dipendente racconta di essersi sentita apostrofare: «ti piacciono i dolci eh???», in riferimento alla sua forma fisica. Trump continua a respingere le accuse, «con il passare degli anni molte cose vengono inventate», ha detto sull'episodio del bikini che risale al 1990, «ho sempre trattato le donne con grande rispetto, e le stesse donne lo confermano». Ma il New York Times sottolinea una particolare dinamica alla base della vicenda, ovvero che in molti dei casi presi in considerazione Donald Trump aveva il potere e le donne no. Intanto il tycoon continua a venire incalzato con la richiesta, soprattutto da parte di Hillary Clinton, di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, ma lui non ne vuole sapere affermando che lo farà soltanto una volta conclusa una revisione che è in corso e fa muro, fino a rispondere all'ennesima domanda in diretta tv sul perchè di un così risoluto rifiuto e su quale sia l'aliquota fiscale che paga: «Non sono affari vostri!». Precisando di non avere conti offshore.