PYONGYANG. La Corea del Nord è una "potenza nucleare responsabile" e non ha piani per l'uso degli "ordigni atomici a meno che la sua sovranità sia violata da forze ostili e aggressive con testate nucleari". Lo ha assicurato Kim Jong-un parlando al congresso del Partito dei Lavoratori. Il leader, nel resoconto dell'agenzia Kcna, ha detto che il Paese lavorerà alla non proliferazione degli armamenti e alla denuclearizzazione del mondo invitando gli Usa "a non alimentare la competizione intercoreana" e a "non interferire" nella penisola coreana. La Corea del Nord, ha affermato Kim nel primo dettagliato rapporto dei media ufficiali dall'inizio del congresso, è preparata per dar vita a "relazioni amichevoli" con i Paesi che "rispettano la sua sovranità", ad adempiere "fedelmente ai suoi obblighi di non proliferazione e a lottare per la denuclearizzazione globale". Tuttavia, la politica del "byungjin", lo sviluppo parallelo di nucleare ed economia (per la quale è stato appena presentato un nuovo piano quinquennale) annunciato dal leader in un discorso del 2013, non sarà abbandonata. Tra gli altri temi trattati, il pressing rivolto al Giappone per le scuse sulla colonizzazione della penisola del 1910-45 e l'impegno "molto deciso" del Partito dei Lavoratori sul fronte della riunificazione tra le due Coree. Su quest'ultimo punto, Kim ha auspicato il compimento di un processo che "rifletta il desiderio della gente", promettendo ogni sforzo per attivare e rafforzare il dialogo bilaterale con Seul su vari livelli. "Le due parti devono rispettarsi a vicenda e unire le forze come partner per aprire un nuovo capitolo che possa promuovere un movimento verso l'unificazione della penisola, ora divisa", ma per fare questo è importante che Washington lasci la Corea del Sud: un passaggio necessario per siglare un trattato di pace che sostituisca l'armistizio della Guerra di Corea (1950-53). Il settimo congresso, il primo in 36 anni, è iniziato venerdì e si sta tenendo tra i timori che Pyongyang possa decidere di tenere il quinto test nucleare dopo quelli del 2006, 2009, 2013 e di gennaio 2016. Nel primo giorno, Kim ha rivendicato lo status di super potenza militare coi successi della detonazione della "bomba-H" e il lancio del razzo/satellite di febbraio, mentre ieri la giornata è stata dedicata ai numerosi obiettivi tracciati per rafforzare il partito e, di riflesso, la nazione.